Sfida sul referendum, la Cgil chiude a Napoli la campagna elettorale
CRONACA
4 giugno 2025

Sfida sul referendum, la Cgil chiude a Napoli la campagna elettorale

metropolisweb

Assemblee nei luoghi di lavoro e l’evento di chiusura in piazza Vanvitelli al quartiere Vomero con lavoratrici, lavoratori, personaggi dello spettacolo, esponenti dei partiti politici, dei movimenti e delle associazioni che hanno sostenuto la campagna referendaria per il Sì ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza al voto l’8 e 9 giugno prossimo. Sarà una lunga giornata quella del segretario generale Cgil, Maurizio Landini, che oggi chiuderà la campagna elettorale in Campania. Si parte dalla provincia di Salerno: alle 10:00 parteciperà ad un’assemblea con le lavoratrici ed i lavoratori dell’azienda agricola Idea Natura di Eboli insieme al segretario generale della Flai Cgil Salerno, Alferio Bottiglieri per poi, alle 13:00, spostarsi a Salerno dove nell’area portuale di via Ligea incontrerà le lavoratrici ed i lavoratori del porto commerciale di Salerno. All’assemblea, che sarà aperta dal segretario generale Filt Cgil Salerno, Gerardo Arpino, parteciperà anche il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. Dalle 17:00 a Napoli, nell’area pedonale tra via Luca Giordano e via Scarlatti, a 300 metri da piazza Vanvitelli, si terrà l’iniziativa ‘’Il voto è libertà’’ che vedrà la partecipazione, tra gli altri, Antimo Casertano, Tony Cercola, Elena Coccia, Clementina Cozzolino, Anna Damasco, Peppe De Cristofaro, Alan De Luca, Connie Dentice, Oscar Di Maio, Mariano Di Palma, Francesca Druetti, Simona Esposito e Armando Spasiano, Roberto Fico, Nicola Ricci, Marco Sarracino, Nunzia Schiano, Massimo Villone e tanti altri. Conclude Maurizio Landini, segretario generale Cgil. “Apprendo che il presidente del Consiglio andrà al seggio per non votare. E’ come se uno decidesse di andare a palazzo Chigi per non governare”, commenta il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Una cosa di questo genere detta il 2 giugno, Festa della Repubblica, che è nata da un referendum, è un atto irresponsabile”, ha aggiunto per poi invitare a votare ai referendum dell’8 e 9 giugno prossimo.  “Siamo in giro per assemblee, comizi, televisioni, proprio per dare piena informazione e per invitare tutte le persone ad andare a votare. Credo che la cosa stia crescendo parecchio, la partecipazione sta crescendo, e man mano che le persone conoscono le ragioni di questo referendum, sta anche aumentando la gente che va a votare” ha detto Landini. “Agli italiani diciamo di andare a votare, e di votare cinque SI, perché con il loro voto possono cambiare in meglio la loro vita. Con un voto possono avere la garanzia di riavere il proprio posto di lavoro se sono ingiustamente licenziati, di essere meno precari o di avere più sicurezza sul lavoro” afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti davanti a Montecitorio. “Hanno paura del voto dei cittadini – conclude Fratoianni – e siccome non hanno argomenti si inventano, con vari toni di creatività, un invito all’astensione, uno dopo l’altro. E questi sono tutti buoni motivi per andare l’8 e il 9 giugno a votare in tantissimi e in tantissime e votare cinque si”. L’8 e il 9 giugno 2025, i cittadini italiani saranno chiamati a votare su cinque referendum abrogativi riguardanti il lavoro e la cittadinanza. Quattro quesiti mirano a modificare norme sul lavoro, mentre uno riguarda la cittadinanza italiana. Perché i referendum siano validi, è necessario che partecipi almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto. I cinque quesiti. Contratto a tutele crescente: si propone l’abrogazione del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, che disciplina il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, introdotto con il Jobs Act. Licenziamenti nelle piccole imprese: si chiede l’abrogazione parziale delle norme che regolano i licenziamenti e le relative indennità nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Lavoro a termine: il quesito mira a eliminare alcune disposizioni relative alla durata massima dei contratti a termine e alle condizioni per le proroghe e i rinnovi. Sicurezza negli appalti: si propone l’abrogazione delle norme che escludono la responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni sul lavoro subiti dai dipendenti delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. Cittadinanza italiana: il quesito propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana.