Torre del Greco, l’ospedale Maresca sparisce dal dibattito dell’Asl Napoli 3 Sud sul futuro della sanità in Campania
CRONACA
5 giugno 2025

Torre del Greco, l’ospedale Maresca sparisce dal dibattito dell’Asl Napoli 3 Sud sul futuro della sanità in Campania

metropolisweb

Ercolano. Un Dea di secondo livello per l’Asl Napoli 3 Sud. E’ la richiesta che parte dal direttore generale dell’azienda sanitaria Giuseppe Russo a conclusione del forum che si è tenuto a Villa Campolieto, a Ercolano, e che ha messo attorno allo stesso tavolo i manager della sanità campana ed altri esperti del settore nell’ambito di una due giorni – oggi e domani – all’insegna della prevenzione e dello screening gratuiti.

“Un territorio come il nostro – ha detto il manager alla presenza dell’assessore regionale Ettore Cinque – non può fare a meno di una Neurochirurgia. Da qui parte la proposta, ora sta alla Regione portarla avanti e al Governo approvarla”.

Il presente è fatto di una serie di investimenti in corso: “L’ospedale unico della Penisola Sorrentina – ricorda Russo – un nuovo ospedale a Castellammare di Stabia, il rifacimento del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase e il rifacimento di buona parte dell’ospedale di Nola, per una innovazione non solo dal punto di vista strutturale ma anche tecnologica”. Neanche una parola, invece, per l’ospedale di Torre del Greco recentemente interessato da un nuovo allarme del comitato civico Pro Maresca relativo allo spettro del taglio dei servizi di oncologia.

Da Russo anche l’allarme sul ricorso indiscriminato ai pronto soccorso: “Il 70% degli accessi in ospedale è in codice verde o bianco: penso siano inappropriati, in ospedale si va solo se si sta male o se si sta morendo. E invece arrivano casi che potrebbero essere curati sul territorio. Ecco perché bisogna fare una seria riflessione su come cambia la sanità. Personalmente credo ancora nella sanità pubblica, comune a tutti, senza distinzione di età, sesso e razza. Nella nostra Asl le visite oncologiche le garantiamo in tre giorni. Penso però che la legge Bindi abbia fatto il suo corso. Perché oggi non permettere a un professionista di fare la libera attività così da abbattere le liste d’attesa?”

Altro capitolo su cui intervenire quello dei compensi. Di qui l’appello del dg dell’Asl Napoli 3 Sud: “Il Governo deve fare una riflessione e creare meccanismi di incentivazione economica per sopperire alla carenza d’organico oltre a permettere la libera professione”.