Il Vesuvio non è solo natura: il Parco offre un tour unico tra archeologia, arte e scienza
Un territorio, quello del Parco Nazionale del Vesuvio, che ha saputo trasformare la distruzione in memoria e la memoria in risorsa. Il Parco custodisce uno dei paesaggi culturali più ricchi e affascinanti d’Europa. Qui, l’incontro millenario tra uomo e vulcano ha generato un patrimonio straordinario: città sepolte e riscoperte, musei immersi nella natura, antiche ville patrizie, memorie contadine e testimonianze artistiche che ancora oggi parlano con forza alle nuove generazioni. Non solo una terra di rovine, ma un mosaico vivo in cui archeologia, scienza, arte e tradizioni popolari si intrecciano con una vitalità unica. Visitare i musei e i siti storici del Vesuvio non significa soltanto conoscere il passato: significa entrare in un dialogo profondo con una natura potente e con una civiltà che, nonostante tutto, non ha mai smesso di rigenerarsi. Il Parco accoglie una rete di siti archeologici tra i più rilevanti al mondo. A partire da Pompei, passando per gli scavi di Ercolano, Oplonti, Stabiae e Terzigno. Il Vesuvio ha restituito – proprio grazie alla forza distruttiva delle sue eruzioni – un patrimonio di inestimabile valore.
Ercolano: scavo e tecnologia – Inseriti nel patrimonio dell’umanità UNESCO, gli scavi di Ercolano offrono un’esperienza immersiva unica. La città, colpita dall’eruzione del 79 d.C., fu sepolta da una coltre di materiali vulcanici che ne preservò strutture e oggetti, restituendoci domus decorate, botteghe, terme e persino resti lignei. Tra i luoghi più emblematici, la Villa dei Papiri, così chiamata per la scoperta di una vasta biblioteca di testi filosofici in lingua greca, rappresenta uno dei più straordinari esempi di cultura ellenistica in ambito romano. Ad accompagnare la visita, l’Antiquarium di Ercolano conserva importanti reperti provenienti dall’area, integrando il percorso archeologico con approfondimenti storici e artistici. A pochi passi sorge il MAV – Museo Archeologico Virtuale, polo d’eccellenza nella divulgazione del patrimonio antico. Il museo propone un itinerario multimediale attraverso ricostruzioni 3D, installazioni interattive e ambientazioni immersive che permettono al visitatore di vivere un’esperienza coinvolgente e formativa. Le tecnologie utilizzate favoriscono un apprendimento attivo, rivolto a un pubblico eterogeneo, e restituiscono la vitalità perduta delle città vesuviane prima della catastrofe.
I musei del territorio – A Boscoreale, il Museo Antiquarium propone una lettura attenta del paesaggio antico e dell’interazione tra uomo e natura. I reperti, provenienti da numerosi scavi vesuviani, illustrano le tecniche agricole, le risorse naturali e la struttura delle ville rustiche, delineando un modello economico e ambientale tipico della Campania felix. Di grande interesse è anche il Museo della Civiltà Contadina, Arti, Mestieri e Tradizioni Popolari di Somma Vesuviana. Ospitato nel complesso di Santa Maria del Pozzo, raccoglie oltre 3.200 oggetti che documentano la vita quotidiana dal Medioevo al Novecento. L’allestimento, che coinvolge i cinque sensi, permette di comprendere il mondo contadino in modo diretto, grazie anche a dimostrazioni pratiche durante eventi e mostre. L’orto didattico e l’area con animali da cortile completano il percorso in un’ottica esperienziale e formativa.
Scienza e arte sul Vesuvio – Il Parco Nazionale ospita anche istituzioni scientifiche e culturali di rilievo nazionale. L’Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841 dai Borbone, è il più antico osservatorio vulcanologico del mondo. La struttura, ancora oggi centro di monitoraggio attivo, conserva strumenti storici, documenti iconografici, campioni di materiale eruttivo e offre ai visitatori la possibilità di osservare in tempo reale i dati della rete di sorveglianza. La mostra permanente “Vesuvio: 2000 anni di osservazioni” consente di comprendere l’evoluzione della scienza vulcanologica e la sua importanza per la tutela del territorio. Singolare e raffinato è il Museo e Opificio Emblema a Terzigno. Nato per volontà dell’artista Salvatore Emblema, rappresenta una rara casa-museo d’arte contemporanea sul Vesuvio. Oltre alle opere dell’artista, è visitabile il suo atelier, un luogo sospeso tra sperimentazione e contemplazione, dove materia e luce dialogano in un linguaggio pittorico originale. Emblema, figura centrale del secondo Novecento italiano, fu profondamente legato al paesaggio vesuviano, da cui trasse ispirazione per le sue tele trasparenti, le sue terre naturali, i suoi cromatismi vulcanici.
Architettura e cultura – L’identità del Vesuvio si esprime anche attraverso la sua architettura storica: dalle fastose Ville del Miglio d’Oro, costruite nel Settecento dall’aristocrazia napoletana lungo la costa tra Portici ed Ercolano, fino alle masserie vesuviane, esempi di architettura rurale che raccontano un diverso rapporto con il territorio. In esse si fondono funzione produttiva, residenza e protezione, in una sintesi armonica con il paesaggio circostante.


