Pagani, il ricordo del tenente ucciso in una rapina: «Pittoni come Salvo D’Acquisto»
Pagani. Era il 6 giugno 2008 quando il gesto eroico del tenente (33enne) dei carabinieri Marco Pittoni gli costò la vita nel tentativo di evitare una rapina in un ufficio postale di corso Ettore Padovano a Pagani. A 17 anni dalla sua tragica scomparsa, la città di Sant’Alfonso ha reso omaggio alla memoria dell’ufficiale di origine sarda, medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Un dolore che resta vivo nel cuore della comunità e dell’Arma dei Carabinieri, che ieri mattina ha voluto ricordare il sacrificio di un uomo che non esitò a mettere a rischio la propria vita pur di difendere i cittadini.
La cerimonia si è svolta nel luogo stesso dove il tenente perse la vita, davanti all’ufficio postale di corso Padovano. In quel tragico giorno del 2008, durante un’operazione di polizia giudiziaria, Pittoni affrontò due rapinatori colti in flagrante. Riuscì a immobilizzarne uno senza usare l’arma in dotazione, ma fu improvvisamente aggredito alle spalle dal secondo malvivente.
Ne nacque una colluttazione violenta, nel corso della quale l’ufficiale fu colpito da un proiettile. Gravemente ferito, tentò comunque l’inseguimento dei rapinatori in fuga, prima di accasciarsi esanime a terra. Ieri, alla presenza del comandante della Legione Carabinieri Campania, generale di divisione Canio Giuseppe La Gala, e del comandante provinciale di Salerno, colonnello Filippo Melchiorre, è stato deposto un omaggio floreale ai piedi della lapide commemorativa. “Il tenente eroe come Salvo D’Acquisto”.
Ad associare i due militari morti per salvare vite umane sacrificando la loro vita, è stato il Cappellano militare Carlo Lamelza al termine della celebrazione religiosa. Ha ricordato quanto Pittoni fosse legato alla comunità paganese e come il suo sia stato un gesto d’amore verso la città dove lui era alla guida della locale caserma dell’Arma. E la città non potrà mai dimenticarlo”.
Le bandiere della tenenza di Pagani sono state issate a mezz’asta in segno di lutto e rispetto, mentre i presenti hanno osservato un minuto di silenzio in onore dell’ufficiale caduto. La commemorazione è poi proseguita con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa parrocchiale del Corpo di Cristo, alla presenza di autorità civili e militari, familiari del tenente e semplici cittadini.
Un momento di raccoglimento e preghiera che ha unito nella memoria e nella gratitudine chi continua a riconoscere in Marco Pittoni un esempio di integrità, coraggio e dedizione assoluta al servizio dello Stato. Parole di commozione sono arrivate anche dalle autorità presenti, che hanno voluto sottolineare come il sacrificio del giovane ufficiale resti un faro per le nuove generazioni di carabinieri. «La sua scelta di affrontare il pericolo senza esitazione – ha ricordato il generale La Gala – rappresenta il senso più profondo del nostro giuramento». Durante la cerimonia, diversi paganesi si sono fermati in raccoglimento spontaneo davanti alla lapide, lasciando fiori e messaggi. Anche le scuole del territorio hanno partecipato simbolicamente, con alcuni studenti che nei giorni precedenti hanno approfondito la figura del tenente Pittoni in aula.

