Scacco ai narcos della droga tra Nocera Inferiore e Pagani: 10 arresti
CRONACA
10 giugno 2025

Scacco ai narcos della droga tra Nocera Inferiore e Pagani: 10 arresti

Mario Memoli

Nocera Inferiore/Pagani. Ulteriori arresti nell’ambito dell’inchiesta Civico 17 che a novembre dello scorso anno portò sul banco delle accuse promotori e sodali del sodalizio dedito allo spaccio capeggiato dalla 53enne Emilia Capasso e il suo compagno il “principino”  Vincenzo De Martino 42 anni, entrambi condannati nello scorso inverno.

Insieme a loro hanno varcato le porte del carcere di Fuorni Andrea Guariglia, 39 anni, nato a Salerno, attualmente in custodia cautelare; Guglielmo Maddalo, detto “Mino”, 39 anni di Nocera Inferiore; e Claudio Mannara, 43 anni di Cava de’ Tirreni.  Quindi Pasquino Mosca 36enne di Battipaglia, Camillo Nizza, alis ‘o compare, 37enne di Pagani, Whaid Francesco Osio alias Ciccio ‘o nir di Nocera Inferiore detenuto per altra causa, Ferdinando Pierri di  38 anni di Avellino e Michele Viscuso 38enne di Pagani.

Rispondono di  associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, oltre che per detenzione e cessione di droga. La dinamica del traffico si svolgeva sia attraverso contatti telefonici sia mediante vendita diretta presso “droga shop” improvvisati, creando così un sistema molto efficiente e pericoloso per la comunità locale.

La consegna a domicilio tramite corrieri: i clienti ordinavano le dosi per telefono e ricevevano la droga direttamente a casa.

Il blitz è stato firmato dai carabinieri del comando provinciale e del Reparto territoriale di Nocera Inferiore su disposizione del gip presso il tribunale di Salerno che ha accolto le richieste della Dda di Salerno.  Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il sodalizio criminale operava nei comuni di Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Cava de’ Tirreni, gestendo un’articolata rete di spaccio di crack e cocaina.

L’organizzazione manteneva attive le “piazze di spaccio” anche dopo una precedente operazione del 3 maggio 2024, che aveva portato all’arresto di 8 indagati per  gli stessi reati. A distanza di meno di un anno, molte di quelle stesse persone sono state coinvolte in una nuova operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.  L’attività investigativa ha rivelato come, nonostante gli arresti e le misure restrittive, l’organizzazione avesse trovato il modo di continuare le proprie operazioni, utilizzando una rete di pusher e corner dedicati, spesso con punti di vendita presso le abitazioni degli stessi sospettati o attraverso corrieri che consegnavano le dosi a domicilio.

Soggetto fulcro delle indagini è risultata ancora una volta la 53enne Emilia Capasso che dopo l’arresto del compagno De Martino  gestiva la piazza di spaccio avvalendosi nella inchiesta precedente dei propri figli (anche loro condannati)

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