Business immigrazione, quei 320.000 euro nascosti nel trolley dell’avvocato vicino al clan Fabbrocino
CRONACA
11 giugno 2025

Business immigrazione, quei 320.000 euro nascosti nel trolley dell’avvocato vicino al clan Fabbrocino

metropolisweb

Napoli. Figura anche un trolley contenente 320mila euro in contanti tra i beni che sono stati sequestrati ieri dalla Polizia di Stato durante la notifica del decreto contestuale all’ordinanza con cui il gip Maria Laura Ciollaro del tribunale di Napoli, ha disposto 45 provvedimenti, tra arresti in carcere, ai domiciliari e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le misure cautelari sono state emesse nei confronti di una organizzazione criminale, capeggiata da tre avvocati, che faceva affari sfruttando l’immigrazione clandestina. Il trolley con l’ingente somma di denaro in contanti è stato trovato nella disponibilità di uno dei tre avvocati che, secondo la Polizia di Stato e la Dda di Napoli, ricoprivano il ruolo di vertici.

Il gruppo costituito dal legale si avvaleva della forza intimidatrice del clan Fabbrocino grazie a un elemento di spicco di questa organizzazione malavitosa operante a San Giuseppe Vesuviano.

Era proprio lui, secondo l’accusa, a riscuotere il denaro pattuito con i clienti, per lo più extracomunitari provenienti dal Bangladesh e dallo Sri Lanka disposti a pagare anche 10mila euro per l’inserimento di una domanda di lavoro fittizia sul portale dello Sportello Unico per l’immigrazione (Sui) utilizzando identità digitali di imprenditori compiacenti. Il coinvolgimento di questo avvocato è emerso dopo le denunce presentate da due cittadini bengalesi che lamentavano di essere stati truffati dal professionista, cui si erano rivolti per il ricongiungimento da utilizzare per alcuni parenti in patria.