Sequestrati i beni della camorra. Sigilli al ristorante «Tre Caravelle» del colonnello del clan D’Alessandro
CRONACA
11 giugno 2025

Sequestrati i beni della camorra. Sigilli al ristorante «Tre Caravelle» del colonnello del clan D’Alessandro

Michele De Feo

Immobili tra Castellammare e Pompei, macchine di lusso, scooter, aziende di scommesse e un ristorante. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e quelli di Castellammare hanno posto sotto sequestro i beni dei 15 indagati nell’ambito dell’inchiesta Domino III che ha decapitato il gruppo criminale agli ordini del boss Vincenzo D’Alessandro, considerato tra il 2020 e il 2022 a capo della cupola di Scanzano.

Tra i beni sequestrati c’è anche il ristorante di Luciano Verdoliva, le “Tre caravelle”, situato in pieno centro a Castellammare. Il locale era già stato preso di mira dall’Antimafia e dai carabinieri dopo la festa abusiva organizzata per la scarcerazione del ras a seguito dell’assoluzione da un processo che lo vedeva accusato di omicidio. Sequestrata anche la casa di Katia Scelzo, figlia di Pietro, ammazzato nel 2005. L’Abitazione, secondo l’accusa, fu donata dal boss Vincenzo D’Alessandro alla donna per evitare che testimoniasse al processo dei mandanti del delitto del padre.