Lotta all’abusivismo edilizio a Torre del Greco: sequestrato un capannone
Torre del Greco. Guerra all’abusivismo edilizio: sequestrato un capannone fuorilegge di 137 metri quadrati e una «dependance» a una villetta di via Giacomo Leopardi realizzata senza alcuna autorizzazione. Non si fermano i controlli degli agenti di polizia municipale per frenare – in particolare durante il periodo estivo, particolarmente «caldo» sotto il profilo del mattone selvaggio – le colate di cemento all’ombra del Vesuvio: in meno di 12 ore gli uomini in divisa guidati dal tenente Gerardo Visciano e coordinati dal comandate Gennaro Russo hanno posto i sigilli a due cantieri aperti senza permessi lungo le strade della periferia cittadina, tra via Lava Troia – la strada di collegamento tra via Nazionale e via Litoranea – e via Giacomo Leopardi, a ridosso della zona di Cappella Nuova.
Il deposito agricolo
In particolare, i fari dei caschi bianchi del comando di largo Costantinopoli si sono accesi – in seguito alla «soffiata» di qualche abitante della zona – su un capannone spuntato dal nulla in un fondo agricolo di via Lava Troia. All’interno della proprietà di un anziano di 80 anni, gli uomini in divisa hanno accertato la realizzazione di un massetto in cemento di circa 137 metri quadrati su cui era stato costruito un capannone di lunghezza superiore ai 10 metri e larghezza di 7,5 metri, con altezza variabile fino a 4 metri: un vero e proprio «ecomostro» – realizzato in lamiere coibentate con tetto a spiovente – destinato verosimilmente a essere utilizzato come deposito o locale di lavorazione da qualche azienda agricola o floricola della zona. Davanti alla completa assenza di autorizzazioni da parte del Comune, gli agenti di polizia municipale hanno provveduto al sequestro preventivo del capannone – affidato in custodia giudiziale al proprietario – e alla denuncia dell’ottantenne all’autorità giudiziaria per abusivismo edilizio. Il fascicolo relativo all’operazione di via Lava Troia finirà ora all’attenzione della procura di Torre Annunziata per le procedure del caso.
La dependance abusiva
A meno di un paio di chilometri di distanza, i vigili urbani – precisamente in via Giacomo Leopardi – hanno bussato alla porta di una villetta in cui erano state «segnalate» attività edilizie. Come nel caso del capannone abusivo, la «soffiata» raccolta dai caschi bianchi si è rivelata corretta: gli uomini in divisa hanno accertato (e fermato) la realizzazione di un manufatto di circa 13 metri quadrati a ridosso dell’immobile principale. La «dependance» in via di costruzione – in assenza di qualsivoglia tipo di permesso dal Comune – è stata sottoposta a sequestro preventivo e i proprietari della villa denunciati all’autorità giudiziaria.
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