Castellammare. Lotta alle occupazioni abusive, altri 40 alloggi popolari nella lista della Procura
CRONACA
12 giugno 2025

Castellammare. Lotta alle occupazioni abusive, altri 40 alloggi popolari nella lista della Procura

Metropolis

Castellammare. Hanno occupato abusivamente, per anni, alcuni alloggi popolari nel quartiere dell’Acqua della Madonna, senza consentire così al Comune di poter assegnare le case a chi ne avrebbe avuto diritto. Una situazione di illegalità che si protraeva in alcuni casi dal 2013 e che è venuta alla luce grazie al censimento sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari avviato negli anni scorsi, che ha permesso di portare alla luce decine di situazioni simili in tutta Castellammare. Così nella giornata di ieri si è proceduto allo sgombero coatto di quattro appartamenti in via Brin, di proprietà del Comune e occupati da altrettanti nuclei familiari senza alcuna autorizzazione. In relazione agli appartamenti il gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, ha emessi dei decreti di sequestro preventivo per il reato di invasione di terreni o edifici di proprietà pubblica. Le indagini hanno consentito di accertare che le relative istanze di regolarizzazione non risultavano presentate al Comune oppure erano state rigettate, trattandosi di occupazioni abusive insuscettibili di regolarizzazione. Lo sgombero, fa sapere la Procura di Torre Annunziata, si è reso quindi necessario «quale unica modalità idonea a dare concreta ed effettiva esecuzione al sequestro preventivo, sia al fine di far cessare la permanenza del reato di occupazione abusiva, sia al fine di consentire l’assegnazione delle suddette unità immobiliari ai soggetti aventi diritto». Le operazioni di sgombero sono state eseguite dal commissariato di Castellammare, coadiuvato dai carabinieri, dalla guardia di finanza e dalla polizia municipale. Tutte e quattro le unità immobiliari oggetto del sequestro preventivo sono state liberate dai nuclei familiari che le occupavano. Le forze dell’ordine hanno presidiato lo sgombero degli arredi e poi hanno provveduto a renderle inaccessibili, al fine di impedirne una nuova arbitraria occupazione. Gli immobili sono stati così affidati in custodia giudiziale al Comune di Castellammare di Stabia, che nei prossimi mesi potrà decidere se assegnarle ai nuclei familiari che ne hanno diritto. L’operazione messa a segno nella giornata di ieri al rione Acqua della Madonna segue quella andata in scena, appena un anno fa, nel quartiere Savorito, dove furono sgomberate nove famiglie che avevano occupato abusivamente una scuola di fatto mai entrata in funzione dopo il terremoto del 1980. Altri sgomberi, invece, saranno eseguiti nei prossimi mesi. Sì, perché il censimento avviato dal Comune poco prima del Covid aveva portato alla luce l’occupazione abusiva di alloggi pubblici di 54 abitazioni, in diversi quartieri di Castellammare. Gli ordini di sgombero sono stati tutti firmati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha fornito gli elenchi delle famiglie che dovranno lasciare gli alloggi occupati senza alcun titolo o che magari hanno perso i requisiti per l’assegnazione nel corso degli anni. In particolare si tratta di case dove sono stati trovati allacci abusivi alla rete elettrica o idrica, ma anche famiglie dove ci sono persone che hanno condanne passate in giudicato per associazione mafiosa. Nella scaletta dei 54 sgomberi si è data la priorità a immobili di proprietà del Comune, come gli ex istituti scolastici occupati fin dai tempi del terremoto del 1980 senza alcun titolo, nel caso del rione Savorito, o case popolari, come ieri in via Brin.