Ercolano, tutela civile e penale dei beni culturali: magistrati a lezione negli Scavi
Ercolano. Il Parco archeologico di Ercolano – in collaborazione con la scuola superiore della magistratura – ha ospitato la giornata formativa su «La tutela civile e penale dei beni culturali».
L’iniziativa nasce all’interno del dialogo tra il parco e la scuola di magistratura attraverso un protocollo d’intesa siglato a dicembre 2024: l’accordo mira a rafforzare l’interconnessione tra la conoscenza giuridica, l’azione investigativa e la valorizzazione del patrimonio culturale. Il corso ha visto la partecipazione di Maria Rosaria Covelli – presidente della Corte d’Appello di Napoli – e del procuratore generale Aldo Policastro.
L’intero programma è stato modellato in stretta collaborazione con Francesco Sirano, funzionario delegato alla Direzione del Parco archeologico di Ercolano. Per la prima volta nella storia della scuola superiore della ,agistratura i corsi sono usciti dalle aule di Castel Capuano e circa 90 partecipanti, tra magistrati, esperti, formatori, si sono ritrovati nell’area archeologica. I temi affrontati hanno spaziato dalla prevenzione dei reati contro il patrimonio artistico, dalla collaborazione pubblico privato al modello Ercolano, alle tecniche di contrasto al traffico illecito di opere d’arte e al ruolo delle nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale, nell’attività investigativa.
La giornata formativa non si è limitata a un momento teorico: accanto agli interventi di alto profilo, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare luoghi emblematici del sito. Con questa iniziativa, il Parco archeologico di Ercolano conferma la sua vocazione alla sperimentazione e di impegno culturale e sociale. Un sito archeologico diventa laboratorio anche nei campi del diritto e della giustizia svolgendo una funzione di protagonismo come già dimostrato dal pluriennale progetto per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità con il Tribunale di Napoli.
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