Pimonte, Agerola e Casola contro il genocidio a Gaza
CRONACA
14 giugno 2025

Pimonte, Agerola e Casola contro il genocidio a Gaza

Michele De Feo

Un urlo di lotta si è alzato dalle strade dei comuni dei Lattari di Pimonte, Casola e Agerola. Un urlo disperato che chiede la pace e il cessate il fuoco in Terra Santa dove Israele sta sterminando da quasi mezzo secolo il popolo palestinese. Un escalation di violenze che negli ultimi mesi non sta facendo sconti a nessuno. A decine di migliaia di bambini, morti sotto le bombe di Israele. A centinaia di madri, padri, zii e nipoti, che stanno seppellendo contro natura le salme di quei pargoli morti per la furia omicida di un presidente folle, Netanyahu che si sta trasformando in quello che il secolo scorso ha sterminato nei campi di concentramento il popolo ebraico. Le immagini che arrivano da Gaza sono tremende. Dai bambini che fuggono dalle loro scuole in fiamme, a quelle di disperati costretti a mangiare in ciotole di acciaio residui di cibo. Tra gli Stati Uniti che ignorano la crisi, l’Europa che timidamente denuncia il genocidio, e il governo guidato da Giorgia Meloni che fa finta di non vedere, nel cuore dei Lattari, da Pimonte, Agerola, e Casola, si è accesa una fiaccola di lotta che potrebbe, e se lo augurano anche i luminari dei diritti dell’essere umano, contagiare altri territori. A Pimonte, il primo comune del territorio a spingere in queste iniziative, giovedì pomeriggio il sindaco Francesco Somma ha affisso all’esterno del municipio la bandiera della Palestina. Una cerimonia che è stata accompagnata da circa un centinaio di cittadini che nelle ore precedenti hanno marciato lungo tre frazioni del comune dei Lattari. Appena una settimana fa il consiglio comunale ha approvata una delibera consistente in un atto di indirizzo per chiedere il riconoscimento dello stato della Palestina e lo stop al genocidio a Gaza. La stessa delibera è stata approvata ieri dal sindaco di Agerola Tommaso Naclerio: «Oggi ogni consigliere comunale si é assunto la responsabilità di dare voce a ciò che per troppi mesi è stato silenziato. Quando si parla di Palestina non si parla di numeri o statistiche che pure sono devastanti, ma di persone. Di famiglie, di bambini, di intere generazioni che stanno scomparendo sotto le bombe, nella fame, nel silenzio del mondo- ha detto Naclerio- Quello che sta accadendo a Gaza non può più essere definito soltanto un conflitto. È qualcosa di più terribile, di più disumano.  In Palestina si sta consumando una delle più gravi tragedie del nostro tempo. E mentre tutto questo accade, in Europa e in Italia si tace. Un silenzio che sembra normalizzare l’orrore». Anche a Casola è stato approvato il provvedimento: «Non possiamo restare indifferenti davanti alle immagini di bambini, donne, uomini colpiti nel silenzio del mondo. Siamo un piccolo Comune, ma crediamo nel potere dei simboli e nella forza della coscienza civile», ha detto Alfredo Rosalba.