L’inflazione rallenta, ma il costo del carrello della spesa è più salato
CRONACA
16 giugno 2025

L’inflazione rallenta, ma il costo del carrello della spesa è più salato

metropolisweb

L’inflazione rallenta, ma non per le tasche degli italiani. Il carrello della spesa, dentro il quale ci sono i beni di prima necessità, è più caro di 309 euro. Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, segna un aumento dell’1,6% su base annua, in discesa rispetto al +1,9% di aprile, e una variazione congiunturale negativa pari a -0,1%. L’indice armonizzato si attesta a +1,7% annuo (-0,1% su base mensile), mentre l’inflazione di fondo, depurata da alimentari freschi ed energetici, rallenta leggermente a +1,9%. Il calo apparente del tasso generale di inflazione, però, maschera un’accelerazione dei prezzi per i beni di prima necessità. A maggio, i prezzi del carrello della spesa – che comprende beni alimentari, per la cura della casa e della persona – aumentano su base tendenziale dal +2,6% al +2,7%.

A livello territoriale, la crescita tendenziale dei prezzi è più alta nel Sud Italia (+1,9%) rispetto alla media nazionale (+1,6%), mentre risulta più contenuta nelle Isole (+1,5%) e nel Nord-Ovest (+1,4%). Tra le città, spiccano Bolzano, Napoli e Venezia, dove l’inflazione tocca il +2,3%, seguite da Padova (+2,2%). Le città più “virtuose”, invece, sono Parma (+0,8%), Aosta (+0,9%) e Firenze (+1,0%).

«Il calo dell’inflazione è solo un’illusione ottica», dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. «Il fatto che quella annua sia scesa rispetto ad aprile, da 1,9% a 1,6% e che quella mensile sia addirittura calata dello 0,1%, non deve trarci in inganno. Non solo non c’è alcun vantaggio per i consumatori, ma la loro condizione peggiora rispetto al mese precedente”.

Ora salgono gli acquisti necessari del carrello della spesa da +2,6% a +2,7%, mentre i Prodotti alimentari confermano su base tendenziale il preoccupante +3,2% di aprile e segnano un balzo mensile dello 0,4%. «In termini di aumento del costo della vita, significa che per una coppia con due figli ben 292 euro in più se ne vanno solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, 309 per il carrello della spesa. Una vera e propria stangata. Per una coppia con 1 figlio, 259 euro sono per cibo e bevande, 276 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media una famiglia spende 202 euro in più per mangiare e bere», conclude Dona.