Morto in America il guru dell’alimentazione vegetale
CRONACA
16 giugno 2025

Morto in America il guru dell’alimentazione vegetale

metropolisweb

John Robbins, scrittore, attivista, figura di riferimento internazionale per chiunque abbia cercato, negli ultimi quattro decenni, un’alternativa consapevole, etica e sostenibile al sistema alimentare dominante, fautore dell’alimentazione vegetale, è morto venerdì 13 giugno nella sua casa in California all’età di 77 anni.

A dare la notizia della sua scomparsa sono stati il Food Revolution Network, da lui stesso fondato nel 2011 insieme al figlio Ocean, e l’organizzazione non profit Food Revolution Alliance, con cui Robbins ha condiviso battaglie per il benessere degli animali e del pianeta. John Robbins è stato l’autore di “Diet for a New America” (1987), un’inchiesta che esplorava i legami tra alimentazione, salute fisica, crudeltà sugli animali e ambientalismo.

Ha pagato il prezzo di una rottura netta con la sua famiglia per restare fedele ai propri principi. Era infatti il figlio di Irv Robbins, co-fondatore dell’impero del gelato Baskin-Robbins: un’eredità multimilionaria che John rifiutò, per dedicarsi a un ideale più grande: “trasformare la nostra relazione con il cibo, con la salute e con la Terra”. La sua dieta si concentrava principalmente sul consumo di alimenti di origine vegetale e si definiva un teorico dell'”alimentazione vegetale”.

L'”alimentazione vegana” è un concetto simile, ma non sono esattamente sinonimo nell’elaborazione di Robbins. Nei suoi libri – da “Sani fino a 100 anni” (Corbaccio, 2008) a “La food revolution. Per scongiurare il punto di non ritorno” (Sonda, 2015), passando per “Voci della food revolution. Puoi guarire il tuo corpo e il tuo mondo. Con il cibo!” (Gribaudi, 2014) – Robbins ha unito dati scientifici, testimonianze e una profonda sensibilità etica per denunciare gli effetti devastanti di un’alimentazione basata sullo sfruttamento animale. Malattie cardiovascolari, tumori, obesità, diabete: Robbins ha mostrato come molte delle cosiddette ‘malattie del benessere’ siano in realtà la conseguenza diretta di un modello alimentare insostenibile, costruito sull’eccessivo consumo di carne e prodotti di origine animale. Ma la sua denuncia andava oltre la salute individuale.

“Ogni pasto è un voto”, ripeteva. “Un voto per il mondo che vogliamo”, insegnando che la forchetta “è uno strumento politico”, perchè l’atto quotidiano del mangiare ha implicazioni enormi: “sul benessere degli animali, sull’uso delle risorse idriche, sulla deforestazione, sul cambiamento climatico”. E che, per cambiare il mondo, dobbiamo iniziare da lì. Robbins era anche presidente di Youth for Environmental Sanity e fondatore di EarthSave International, due organizzazioni che hanno formato una nuova generazione di attivisti ambientali e nutrizionisti etici.

Ha scritto libri stampati su carta riciclata quando ancora nessuno ci pensava. Ha portato avanti il suo attivismo anche dopo aver contratto il polio da bambino, e nonostante le difficoltà fisiche legate alla sindrome post-polio che lo ha accompagnato negli ultimi anni.