Torre del Greco, assolti l’ex sindaco e l’ex staffista: chiuso il caso sull’incarico durante l’emergenza Covid
Torre del Greco. Cala il sipario su una vicenda giudiziaria che aveva suscitato clamore durante la seconda ondata della pandemia.
L’ex sindaco Giovanni Palomba e l’ex consigliera comunale Maria Orlando sono stati ufficialmente prosciolti dalle accuse di abuso d’ufficio e concorso in abuso d’ufficio, a seguito della cancellazione del reato da parte del legislatore.
La vicenda risale al novembre 2020, in piena emergenza sanitaria, quando Giovanni Palomba decise di conferire a Maria Orlando – assistiti rispettivamente dall‘avvocato Antonio Cirillo e dall’avvocato Maria Laura Masi – un incarico temporaneo come collaboratrice nelle attività connesse alla gestione del Covid-19.
Un compenso di 4.000 euro lordi per tre mesi – dal 1° novembre 2020 al 31 gennaio 2021 – che fece discutere fin da subito, anche per la denuncia pubblica dell’ex candidato sindaco Luigi Mele, all’epoca all’opposizione.
Il conferimento dell’incarico venne contestato come un presunto abuso di potere da parte dell’allora primo cittadino, e pochi mesi dopo sfociò in un’indagine da parte della Procura di Torre Annunziata.
L’ex sindaco fu iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio, mentre a Maria Orlando fu contestato il concorso nel reato.
A distanza di oltre tre anni dai fatti e a seguito della recente riforma della normativa sull’abuso d’ufficio – che ha di fatto depennato il reato in questione dall’ordinamento penale italiano – il tribunale di Torre Annunziata ha preso atto della nuova cornice legislativa e ha ratificato l’assoluzione per entrambi gli imputati. “Una vicenda che si chiude nel segno della giustizia”, ha commentato Giovanni Palomba, che ha sempre rivendicato la correttezza delle proprie scelte in un momento di estrema difficoltà per la città.
Il procedimento è così archiviato definitivamente, con la formale dichiarazione di non luogo a procedere, in quanto il fatto non costituisce più reato.
Una decisione che conferma, almeno sul piano giudiziario, la piena legittimità dell’operato dell’allora amministrazione comunale in un contesto emergenziale senza precedenti.


