Castellammare, impennate e spari in piazza: passanti bersaglio dei teppisti
CRONACA
17 giugno 2025

Castellammare, impennate e spari in piazza: passanti bersaglio dei teppisti

Michele De Feo

Ogni fine settimana la scena si ripete, con inquietante regolarità. Piazza Matteotti, a Castellammare di Stabia, si trasforma nel teatro di comportamenti fuori controllo: giovani armati di pistole ad aria compressa che si divertono a colpire a caso, scooter che sfrecciano impennando tra la folla, urla, schiamazzi, e una generale sensazione di impunità totale. L’ultimo episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Quando le pattuglie delle forze dell’ordine hanno lasciato la zona, intorno alle 23:30, in pochi minuti la piazza è diventata una terra di nessuno. Due ragazzi si sono messi a sparare piombini, ridendo e lanciandosi colpi a pochi metri da famiglie e passanti. Nessun timore di essere visti o fermati. Solo l’arroganza di chi sa di poter fare quello che vuole, indisturbato. “Siamo ostaggi del fine settimana. Dopo una certa ora, qui è l’anarchia”, racconta Giovanni, un residente che affaccia proprio sulla piazza. “Una volta era un punto d’incontro tranquillo, ora non possiamo nemmeno uscire sul balcone. Mio figlio è stato sfiorato da un colpo mentre passeggiava”. Non si tratta più di singoli episodi, ma di una situazione cronica, che coinvolge non solo Piazza Matteotti, ma anche le vicine Piazza Spartaco e Piazza Monumento, diventate luoghi di ritrovo per gruppi di ragazzi che scambiano il centro cittadino per un autodromo o un campo di battaglia. “Ogni notte la stessa storia: motorini senza targa che corrono a tutta velocità, fanno impennate, girano in cerchio come in una sfida da social – dice Angela, un’altra residente –. Ma dove sono i controlli? Dove sono le telecamere promesse? Castellammare non può essere una città turistica solo fino alle undici e mezza”. Le denunce si moltiplicano. Solo pochi giorni fa, un cittadino aveva segnalato di essere stato colpito da un piombino mentre attraversava la strada, sparato da un’auto in corsa. Eppure, nel fine settimana successivo, tutto si è ripetuto. Come se nulla fosse accaduto. Il malcontento cresce, e con esso la richiesta di interventi seri e duraturi. Non solo blitz occasionali, ma presidi stabili e misure strutturali per restituire vivibilità a una zona che dovrebbe rappresentare il salotto della città. Perché il diritto al divertimento non può trasformarsi in un coprifuoco non dichiarato per i residenti. “Abbiamo perso il controllo del territorio – conclude Giovanni –. Serve una presenza costante, pattugliamenti veri e non solo apparenza. Altrimenti sarà la piazza a decidere le regole, e non più le istituzioni”. Nel frattempo, tra colpi di pistola giocattolo e scooter impennati, Piazza Matteotti continua a spegnersi sotto il peso del degrado, mentre Castellammare rischia di tradire la sua vocazione turistica con ogni weekend che passa.