Le «piazzole della marijuana» tra Castellammare e i Lattari: già distrutte 670 piante di cannabis
CRONACA
17 giugno 2025

Le «piazzole della marijuana» tra Castellammare e i Lattari: già distrutte 670 piante di cannabis

metropolisweb

Castellammare.  Ventiquattro ore dopo l’ultimo rinvenimento i carabinieri hanno scoperto un’altra consistente piantagione di cannabis sui Monti Lattari, che sovrastano la costiera sorrentina. A Pozzano di Castellammare di Stabia e nel bosco i militari hanno individuato tre piazzole con 120 piante di cannabis indica alte 120 centimetri. La droga è stata distrutta, mentre i rastrellamenti continuano.

Dal 14 marzo nei territori montuosi e impervi dei Monti Lattari, noti per essere diventati negli anni un crocevia per la coltivazione e lo smercio di droga, è in corso l’operazione Continuum Bellum 3, condotta dai Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, affiancati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”.

Questo è il terzo anno consecutivo che i militari setacciano la zona, caratterizzata da terreno fertile per le coltivazioni di marijuana e da una conformazione tale da offrire alla criminalità rifugi per droga e armi, molto difficili da raggiungere e scovare.

Il monitoraggio è continuo da parte dei militari della compagnia di Castellammare di Stabia, supportati dallo squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, con l’occhio elettronico del drone a guida remota dei militari del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata e gli elicotteri del 7° nucleo carabinieri di Pontecagnano.

Il bilancio provvisorio dell’operazione, che continuerà per tutta l’estate, parla di oltre 670 piante di cannabis individuate e distrutte, distribuite in almeno 17 piazzole tra Gragnano, Castellammare e Lettere.

Le piante, in varie fasi di crescita, hanno raggiunto anche altezze superiori a un metro e mezzo, segno di una coltivazione ben avviata e curata. In più punti del territorio – tra grotte, anfratti e insenature – i militari hanno rinvenuto due chili di marijuana già essiccata e pronta per lo spaccio, oltre a bilancini di precisione.

Sono state sequestrate diverse armi da fuoco nascoste sotto terra: due pistole con matricola abrasa, tre fucili tra cui uno semiautomatico, 107 munizioni, caricatori e materiale per la manutenzione delle armi. L’area più colpita è quella tra Gragnano, Vallone Fondica e il Monte Muto, ma operazioni rilevanti sono state condotte anche nei boschi di Castellammare e tra le zone di confine con Lettere.

I rastrellamenti stanno consentendo ai militari di mappare con precisione un territorio aspro, dove la vegetazione fitta viene spesso utilizzata come copertura naturale per le attività illecite. L’uso di cunicoli, sottolineano i carabinieri, evidenzia un livello di organizzazione sempre più sofisticato da parte dei gruppi criminali dediti alla coltivazione e alla distribuzione di cannabis. L’Arma spiega che “la presenza capillare delle forze dell’ordine – a piedi, con elicotteri e unità specializzate – ha lo scopo di smantellare le basi logistiche del traffico di droga e disarmare i gruppi che gestiscono questi affari illeciti, spesso pronti a ricorrere alla violenza per difendere i propri campi.

L’Operazione Continuum Bellum 3 è tuttora in corso e rappresenta uno dei più vasti interventi di bonifica e repressione mai attuati sui Monti Lattari. L’obiettivo resta quello di liberare il territorio da droga e armi, restituendolo ai cittadini e spezzando le radici del narcotraffico nella cosiddetta ‘Giamaica del Sud'”.