Castellammare. Demolita una casa sull’attico dell’Hotel dei Congressi
Nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio che costituisce una delle priorità dell’azione di questa Procura della Repubblica, in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, si è proceduto alla demolizione di un manufatto abusivo destinato ad abitazione, a pianta rettangolare con dimensioni di mt.14,90 per 9,40 ed altezza mt.2,90, con tompagnatura in blocchi di laterizi e pareti divisorie interne in blocchi di tipo siporex, con solaio di copertura di mt. 17,20 per 10,90 costituito da putrelle in ferro e lamiere grecate, completo di massetto in calcestruzzo e guaina impermeabilizzante, munito di infissi ed intonaco. L’opera abusiva demolita insisteva sulla terrazza di copertura, al piano sesto attico, dell’edificio destinato a struttura ricettiva denominata “Hotel dei Congressi”, sito in Castellammare di Stabia (Na) alla via Delle Puglie n.45. L’area nella quale era stata realizzata l’opera abusiva è interamente vincolata ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 e ricade in: A) “Parco Urbano Archeologico” F 7 (A) — Area ricadente nell’ambito della zona Archeologica. In tale area valgono le norme riportate nella Zona F13 Archeologica. Qualsiasi intervento privato o pubblico di edificazione (ad eccezione di ristrutturazioni, modifiche interne e sopraelevazioni), sbancamento, movimento di terra, terrazzamento, strade, pozzi o di azione nel sottosuolo & soggetto a preventivo nulla osta da parte della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Pompei; B) Zona “H”: zona destina ad insediamenti turistico ricettivi (Legge Regionale 28/11/2000 n. 16). Ricade nelle zone 1-B, 4, 6 e 7 del P.U.T. Per le aree ricadenti in tali zone si fa riferimento alle norme riportate nel Piano Urbano Traffico, nonché a quelle del PUT dell’area Sorrentino-Amalfitana, di cui alla Legge Regionale n. 35/87. L’esecuzione delle demolizioni delle costruzioni abusive disposte dall’autorità Giudiziaria rappresenta, per la tutela del territorio, uno strumento insostituibile sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per l’efficacia dissuasiva nei confronti dell’abusivismo edilizio; nel caso di specie si & data esecuzione ad una condanna relativa ad una sentenza risalente all’anno 2005. Grazie anche alla incessante opera di sensibilizzazione posta in essere da questo Ufficio, la suddetta demolizione ha avuto luogo da parte del proprietario del manufatto abusivo, in regime di autodemolizione, senza anticipazione di spese da parte del Comune interessato e della Cassa Depositi e Prestiti.


