Torre del Greco, sosta selvaggia e folli corse alla rotonda autostradale: crociata per la sicurezza
CRONACA
21 giugno 2025

Torre del Greco, sosta selvaggia e folli corse alla rotonda autostradale: crociata per la sicurezza

Alberto Dortucci

Torre del Greco. Una situazione di disagio, insicurezza e caos insostenibile. È il grido d’allarme lanciato da circa 80 cittadini residenti tra via Scappi e Cappella Bianchini, pronti a firmare e inviare una petizione urgente al sindaco Luigi Mennella e al comandante della polizia municipale Gennaro Russo. Al centro della protesta, il tratto di strada Sant’Elena a monte del casello autostradale, in corrispondenza dell’intersezione con la nuova «bretella» di collegamento al quartiere Sant’Antonio recentemente aperta al traffico. I cittadini denunciano una serie di criticità che – come evidenziato all’interno della raccolta firme – mettono seriamente a rischio la sicurezza stradale e la vivibilità della zona.

Bus turistici in sosta vietata

Tra i problemi principali, la sosta sistematica – autorizzata dalla polizia municipale, secondo la denuncia dei firmatari – di autobus turistici e pullman scolastici in pieno incrocio, proprio a ridosso del cartello di divieto di sosta: una «cattiva (e fuorilegge) abitudine» capace di bloccare completamente l’accesso e l’uscita da via Sant’Elena e rendere impossibile il passaggio delle auto, creando una pericolosa situazione per la circolazione. Non si tratterebbe di casi isolati: gli autobus si fermerebbero in zona in occasione di eventi sportivi e gite scolastiche, utilizzando la bretella e le aree limitrofe come parcheggio selvaggio, spesso anche in doppia fila, senza alcun presidio di forze dell’ordine. Un fenomeno che, secondo la petizione, avviene a tutte le ore del giorno e della sera.

Mancanza di segnaletica e alta velocità

Altro punto dolente è la scarsa o assente segnaletica, sia verticale che orizzontale, che rende poco visibile l’accesso a via Sant’Elena da entrambi i sensi di marcia. A ciò si aggiunge il mancato rispetto del limite di velocità, fissato teoricamente a 30 chilometri orari ma costantemente superato, con rischio per automobilisti, ciclisti e pedoni, in particolare per i residenti. Di qui le richieste dei residenti, messe nero su bianco all’interno della posizione: l’installazione di dissuasori di velocità e segnaletica orizzontale ben visibile; l’implementazione di dispositivi elettronici per il controllo del superamento del limite; l’utilizzo della nuova rotonda della bretella per tutte le operazioni legate al trasporto collettivo di tifosi e studenti, in modo da liberare l’accesso a via Sant’Elena.

Una zona abbandonata al degrado

Insieme al traffico, i cittadini denunciano anche l’uso improprio dell’area: il tratto stradale in questione sarebbe frequentemente sfruttato per carico e scarico merci, perizie automobilistiche, soste improprie e persino attività notturne poco consone, in assenza di qualsiasi tipo di controllo da parte delle autorità.

Non accetteremo più promesse disattese”

Il tono della petizione è chiaro: i residenti si dichiarano stanchi di essere ignorati. Parlano di richieste già avanzate in passato e rimaste senza risposta, e ora chiedono un intervento immediato, concreto e risolutivo: “La nostra sicurezza e la nostra libertà di movimento non sono negoziabili”, si legge nella parte conclusiva della petizione. “Non siamo più disposti ad accettare promesse disattese o rinvii”.

In attesa di risposte

Ora la parola passa all’amministrazione comunale. I firmatari chiedono che l’amministrazione comunale e la polizia municipale si attivino rapidamente per ripristinare l’ordine, garantire la sicurezza e tutelare i diritti dei residenti. Intanto, il malcontento cresce, e se non ci saranno risposte concrete, non si escludono ulteriori iniziative di protesta.

@riproduzione riservata