Castellammare. Collina di Varano, 100 istanze di condono affidate a un archeologo
CRONACA
22 giugno 2025

Castellammare. Collina di Varano, 100 istanze di condono affidate a un archeologo

Metropolis

Castellammare. Serve un piano di rigenerazione urbana della collina di Varano. Sotto ci sono i tesori di epoca romana, ville che solo in parte sono state indagate e potrebbero offrire ancora molto dal punto di vista storico e archeologico. Sopra ci sono centinaia di immobili che negli anni sono stati realizzati senza alcuna autorizzazione e in spregio dei vincoli. I proprietari delle strutture hanno presentato istanze di condono che da decenni sono stipate negli armadietti degli uffici comunali e a cui non è mai stata data una risposta definitiva. Per tracciare quale futuro s’intende perseguire per la valorizzazione del patrimonio storico ed archeologico dell’antica Stabiae e per lo sviluppo anche turistico del territorio, è arrivato il momento di chiudere una volta e per tutte la questione dei condoni sulla collina di Varano. Per questo motivo – in accordo con il Parco Archeologico di Pompei e Dipartimento dell’Università d’Architettura della Federico II, che dovranno definire il piano di rigenerazione di quel pezzo della città – l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia ha deciso di avvalersi della consulenza di un esperto archeologo, Mario Notomista, che dovrà esprimere il suo parere per cento istanze di condono che sono state presentate dai proprietari degli immobili.  Si tratta di un passaggio fondamentale, dunque, per comprendere quale può essere il futuro dell’area archeologica di Varano. Non va dimenticato che appena sei mesi fa, il Parco Archeologico di Pompei ha messo a punto un progetto di valorizzazione di Villa Arianna e Villa San Marco, che prevede la creazione di un ampio parcheggio, un ristorante, una caffetteria, spazi per la didattica e una foresteria per turisti e dove studiosi e ricercatori possono trovare un punto stabile per le loro ricerche. Il Parco Archeologico di Pompei ha indetto un bando, perché l’intento è quello di trovare un privato disposto a finanziare la progettazione esecutiva e i lavori (per un ammontare di circa 4,5 milioni di euro). La società che si aggiudicherà l’appalto potrà contare su una concessione ventennale delle strutture, compreso il tempo necessario alla realizzazione dei lavori. Il progetto che interesserà le Ville – frutto di un masterplan dell’area archeologica di Stabia redatto nel 2021 e fondato su un piano coerente e organico di azioni per il miglioramento della tutela e della valorizzazione del sito – è oggetto del bando di “Concessione di lavori finalizzata alla valorizzazione e al miglioramento della fruizione dell’area archeologica di Stabia” di recente pubblicato. Un bando innovativo, che vede una partecipazione attiva del privato fin dall’inizio nella configurazione degli spazi destinati alle attività al pubblico, sulla gestione delle quali sta per investire. Il futuro concessionario seguirà insieme al Parco tutte le fasi propedeutiche: dalla gara per l’affidamento della progettazione esecutiva dell’intervento, alla successiva realizzazione, fino alla gestione dei servizi per tutto il tempo necessario al recupero dell’investimento. Per realizzare questo progetto, tuttavia, c’è bisogno di arrivare a definire una volta e per tutte la questione delle istanze di condono presentate dai proprietari di immobili abusivi.