Spari davanti al bar a Scafati: il baby-aggressore resta in libertà
Scafati. Il minorenne incensurato che avrebbe ferito con un colpo di pistola il 25enne Giovanni Varroi davanti al bar Alba in via Martiri d’Ungheria resta a piede libero con inchiesta che finisce nelle mani della procura per i Minorenni di Salerno.
Il 16enne avrebbe chiarito la propria posizione, quando – insieme all’avvocato Lucia Miranda – si era presentato spontaneamente presso la locale tenenza dei carabinieri per raccontare lite, aggressione e motivazioni. Quanto dichiarato dal giovanissimo ora è al vaglio della magistratura inquirente di competenza che starebbe valutando se emettere un provvedimento cautelare a carico del minore.
Alla base dell’alterco finito con la gambizzazione di Giovanni Varroi ci sarebbero motivi personali, vecchi screzi che l’avrebbero indotto a usare una pistola e aprire il fuoco nei confronti del 25enne che era in macchina in via Martiri d’Ungheria. Per lui la procura ordinaria aveva contestato il tentato omicidio.
Le immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza, dislocati nelle immediate adiacenze del luogo del fatto, avrebbero evidenziato un giovane che, con atteggiamento nervoso, si avvicinava alla vittima seduta al volante di un’auto bianca e a seguito di un breve confronto verbale avrebbe estratto un’arma da fuoco esplodendo diversi colpi, attingendo il 25enne a una gamba. Quindi la fuga per far perdere le tracce, nel frattempo la vittima era salita in sella a uno scooter e si era recato presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare dove era era stato curato della ferita al ginocchio provocata dal colpo di pistola.
Nel frattempo i carabinieri avevano le indagini sentendo alcuni amici del ferito che avrebbero riferito di un tentativo infruttuoso di negoziazione verbale, volto a deflettere l’escalation di violenza. La svolta alle indagini si è avuta nel fine settimana scorso dopo aver analizzato i filmati delle telecamere e dopo l’acquisizione di testimonianze, con l’obiettivo di identificare con certezza il responsabile e di ricostruire il movente per il quale l’autore degli spari avrebbe dato la sua versione sia dei fatti che delle motivazioni. Tutto ora passa nelle mani della procura per i minori di Salerno.
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