Torre del Greco, pestaggio per uno scooter rubato: 28enne ai domiciliari con il braccialetto elettronico
CRONACA
24 giugno 2025

Torre del Greco, pestaggio per uno scooter rubato: 28enne ai domiciliari con il braccialetto elettronico

Alberto Dortucci

Torre del Greco.  Unpestaggio brutale, una denuncia per furto e un tentativo di ritorsione. è successo tra la stazione Circum di piazzale della Repubblica e la zona delle pinete di Cappella Nuova, dove un ventottenne è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali e violenza privata. I fatti risalgono allo scorso mese dicembre, ma solo al termine di una serrata attività di indagine è scattato il provvedimento su richiesta della procura di Torre Annunziata.

Il furto dello scooter

Tutto comincia il 13 novembre del 2024, quando un giovane denuncia il furto del proprio scooter, Honda SH. Grazie a un sistema di geolocalizzazione installato sul mezzo, gli agenti del commissariato di polizia guidato dal primo dirigente Stefano Losco riescono a risalire a un’abitazione di via delle Margherite, a due passi dalle pinete di via Pisani. Lì trovano un paravento riconosciuto senza esitazioni dalla vititma come appartenente al suo scooter rubato. Scatta così la denuncia per ricettazione a carico di D.D.G, incensurato di 28 anni. Ma il peggio per la vittima del furto doveva ancora arrivare.

Il pestaggio shock

Pochi giorni dopo, infatti, il giovane veniva aggredito violentemente a due passi dalla chiesa dello Spirito Santo di piazzale della Repubblica da un uomo che – secondo il racconto fornito alle forze dell’ordine – cercava di convincerlo a ritirare la querela: un’aggressione così violenta da costringerla a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso dell’ospedale Maresca, da cui era dimesso con una prognosi di 30 giorni.

Le nuove indagini. 

Gli agenti di polizia, visionando le immagini di videosorveglianza e raccogliendo le testimonianze dei presenti, accertano l’identità dell’aggressore: lo stesso 28enne già denunciato per il furto del motorino. Le prove si accumulano e la procura di Torre Annunziata, ritenendo il quadro indiziario solido, chiede e ottiene dal giudice gli arresti domiciliari per il 28enne con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.  Un episodio che riporta l’attenzione sulla spirale di violenza che può scaturire da un furto e che si è trasformato in un vero e proprio tentativo di intimidazione. Le indagini, intanto, proseguono per chiarire eventuali altri coinvolgimenti.

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