Boscoreale, flash mob per salvare il Teatro Minerva: «Chiuderlo è un delitto»
CRONACA
25 giugno 2025

Boscoreale, flash mob per salvare il Teatro Minerva: «Chiuderlo è un delitto»

Andrea Ripa

Oltre un centinaio di persone sono scese in piazza lunedì per il flash mob a difesa del teatro Minerva di Boscoreale, una struttura che rischia la chiusura e che nonostante tanti appelli ancora non trova uno sbocco definitivo per il suo futuro. La città una risposta, seppur leggera, l’ha data scendendo in strada per la manifestazione organizzata. Il cartellone lasciato nei pressi del municipio è un segnale di quanto lavoro ci sia da fare per tutelare un presidio della cultura. «Chiudere sarebbe un delitto», la voce che s’alza da piazza Pace. «Dobbiamo lottare per questa struttura, che è un pezzo di storia di questa città». La battaglia per il Minerva sarà lunga, al fianco di chi gestisce oggi il te- atro cittadini e attori che negli anni hanno calcato il palcoscenico. La determinazione del direttore artistico, Pino De Caro, e le parole dei partecipanti alla manifestazione svoltasi in piazza Pace sono state il segnale che, al di là delle oggettive difficoltà da superare, si può evitare che il copione sia già scritto. Al flash mob c’erano persone che negli anni hanno calcato il palcoscenico del teatro di Boscoreale ma c’erano anche e soprattutto cittadini che non vogliono che l’unica struttura culturale presente sull’intero territorio vesuviano sia 30 giugno 2019 riconsegnata al degrado e alle erbacce, condizioni nelle quali lo trovarono coloro che poi in questi ultimi anni si sono fatti carico di trasformarlo in un piccolo gioiello che vanta, tra le altre cose, stagioni teatrali di tutto rispetto con compagnie di alto livello. Per evitare la chiusura sono state avanzate una serie di proposte dal direttore artistico. Si attendono ora le risposte concrete, magari l’apertura di un tavolo di confronto per individuare le soluzioni migliori. In piazza lunedì – ha fatto notare qualcuno – mancavano alcune delle associazioni in altre occasioni particolarmente attive mentre spiccava la pre- senza di diversi giovani, un segnale di speranza in un momento molto difficile. Proprio nelle ore in cui andava in scena il flash mob sui social veniva condiviso un messaggio preciso: «Nel deserto culturale di un paese spettrale, il Minerva è l’ultima luce accesa. Ora vogliono spegnerla. Non possiamo restare in silenzio. il Cine-Teatro Minerva è l’unico spazio di aggregazione, cultura e vita pubblica in un territorio lasciato all’abbandono. Chiudere il Minerva significa condannare una comunità al silenzio e all’isolamento. Difendiamolo. E’ un dovere civile». Al microfono del flash mob con le loro testimonianze si sono alternati Danilo Ardizio, Luca Pinto, Maria di Prisco, Rosa Vitiello che hanno un po’ sintetizzato pensieri e sensazioni dei presenti. A fare da cornice alla manifestazione un Pulcinella e un cartellone. Con la scritta “Teatro Minerva: un teatro chiuso è una comunità che perde la sua anima. La cultura non è un lusso, è un diritto. Sosteniamo il nostro Teatro”. Qualcuno ha pensato di la sciarlo davanti al portone del Comune.