L’orgoglio di una restauratrice al Louvre: «A Napoli ridiamo vita a grandi opere d’arte»
Napoli. “Lavoro per il Louvre e per altri grandi musei nel mondo ma devo dire che poche volte ho trovato un’attenzione come qui a Napoli per il patrimonio culturale. E’ veramente un’operazione abbastanza straordinaria mettere in sicurezza queste 4.000 opere d’arte che appartengono al patrimonio degli Incurabili”. Lo afferma Cinzia Pasquali, restauratrice italiana che lavora al Louvre di Parigi e sta curando il restauro in corso alla basilica nell’ospedale San Gennaro di Napoli di opere d’arte che erano conservate agli Incurabili, edificio ospedaliero ora soggetto a ristrutturazione.
“Grazie al governatore e al suo staff – spiega Pasquali – abbiamo potuto prenderci cura di queste opere dimenticate, che abbiamo trovato in condizioni a volte borderline perché sono state conservate per molto tempo in locali insalubri. Ce ne stiamo prendendo cura in maniera molto approfondita con la diagnostica in un approccio scientifico. Napoli è una città con un patrimonio straordinario, a volte sconosciuto all’estero. Dopo questa operazione di export di opere che si è fatta dal Museo di Capodimonte al Louvre, l’arte presente a Napoli ha cominciato a essere conosciuta. Ma Napoli è un centro straordinario perché ha un patrimonio immobile, delle chiese, alcune delle quali appartengono alla Asl, come questa basilica. Luoghi a volte dimenticati, perché hanno un proprietario che non è abituato a occuparsi del patrimonio artistico, ma in questo caso non è stato così”.
“Napoli è stata anche una città importantissimo nella cura della salute, è stata il centro della medicina europea per più di un secolo. Stiamo ritornando a quelle epoche con le opere d’arte per cui stiamo facendo una diagnostica scientifica che viene dalla medicina, per cui questo cerchio si sta chiudendo: Napoli è una città importante – ha concluso – a livello artistico ma anche scientifico e questi due settori si sono congiunti, il bello di questa operazione è proprio questo”.


