Spari al rapinatore, spedizione punitiva dei familiari del bandito sotto casa dell’imprenditore di Centola
Centola. Una “spedizione punitiva” contro l’imprenditore salernitano che ha sparato contro i rapinatori che avevano compiuto un colpo nella sua abitazione, ferendone probabilmente due, uno dei quali è stato trovato morto oggi: il raid è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, quando una trentina di cittadini albanesi, giunti dal Casertano su auto di grossa cilindrata, si sono radunati nei pressi dell’abitazione dell’uomo, a Foria di Centola, in provincia di Salerno.
L’arrivo tempestivo dei carabinieri ha però evitato tensioni: il gruppo si è allontanato, ma l’area è ora sotto sorveglianza costante. Tra i presenti anche familiari del 20enne ferito nella sparatoria e tuttora ricoverato al Cardarelli di Napoli, indagato per tentata rapina.
Iscritto nel registro degli indagati anche il proprietario della villetta. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale della Lega, Aurelio Tommasetti: “Solidarietà all’imprenditore – si legge in una nota – minacciato per essersi difeso. È assurdo che chi protegge la propria casa venga indagato. La spedizione punitiva rappresenta una deriva inaccettabile. Come se non bastasse ora il nostro concittadino, già violato nell’intimità della sua proprietà, deve temere per la sua incolumità e quella dei suoi cari. Ringrazio le forze dell’ordine che in queste ore stanno facendo ogni sforzo per garantire la sicurezza di quest’uomo. Chiedo tolleranza zero per chi si rende protagonista di simili atti intimidatori, violenti e pericolosi, in totale spregio della legge. Chi non rispetta la nostra legge può tornare nei Paesi da dove è venuto”.

