Castellammare, Democratici e Progressisti: «Sul mare e l’accesso alle spiagge, l’amministrazione Vicinanza pecca di inerzia e pressappochismo»
CRONACA
26 giugno 2025

Castellammare, Democratici e Progressisti: «Sul mare e l’accesso alle spiagge, l’amministrazione Vicinanza pecca di inerzia e pressappochismo»

metropolisweb

La nota di Democratici e progressisti.

Sul mare e l’accesso alle spiagge, l’amministrazione Vicinanza pecca di inerzia e pressappochismo.  Dopo il “bagnetto” dello scorso anno a poche settimane dal voto, l’amministrazione ha accantonato l’urgenza di mettere in campo una programmazione adeguata, in linea con le esigenze e le aspettative della città, coerente con il PUAD (Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo) approvato dalla Regione ad aprile del 2024.Questi aspetti emergono con chiarezza esaminando il PUAD regionale e le delibera di giunta comunale N 121 del 20.06.2025 e quelle approvate in precedenza. Il Puad, si allega uno stralcio, prevede nella parte II che:“I Comuni sono tenuti a conformarsi al piano. Il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia.Le aree di libera fruizione non inferiori al 30 %, il tipo di materiale da usare rispettoso dell’ambiente e del paesaggio e manufatti ecocompatibili. Nel rilascio delle nuove concessioni, inoltre, sono ammesse esclusivamente le richieste che prevedono la realizzazione di opere e strutture non fisse e facilmente rimovibili. Nella parte relative alle procedure(art.8), i Comuni, in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, attraverso un Processo partecipativo che vede coinvolte le associazioni di categoria, ambientaliste, professionali, terzo settore e cittadini, redigono o adeguano i rispettivi PAD, entro 240 giorni dall’ entrata in vigore della presente disciplina. La trasmissione alla Regione entro 30 giorni dall’approvazione del Consiglio Comunale La eventuale diffida ad adempiere in caso di ritardi, fino ad attivare i poteri sostitutivi attraverso la nomina di un commissario”Rispetto a questo quadro regionale chiaro, nella delibera di giunta N 121 del 20.06.2025 (allegata) – oltre, a differire al 30 settembre 2026 il termine di scadenza delle concessioni, per difficoltà oggettive legate all’espletamento delle procedure di affidamento- risulta che l’adozione del PAD sia avvenuta con atto di giunta n 35 del marzo 2025 e con la delibera di giunta Comunale per il Consiglio n.100 del 29.05.2025 ma la delibera di Marzo non è mai arrivata in Consiglio e lo stesso, fino a questo momento, è accaduto per la delibera del 29 maggio. Nell’atto N 121 si richiamano poi provvedimenti approvati nel 2009 e nel 2022 dalla Commissione straordinaria.Appaiono evidenti mesi di confusioni, di scelte parziali, mai discusse da nessuna parte e sicuramente inadeguate anche rispetto alla programmazione messa in campo dalla Regione, questo anche per responsabilità del Partito Democratico.E’ chiaro, se non dovessero intervenire   correzioni e modifiche, che il piano approvato non potrebbe essere assunto come base per indire le gare per l’assegnazioni delle concessioni. Le non scelte e la lentezza con cui ci si sta muovendo, rischiano poi di portare alla nomina da parte della Regione di un commissario. Con l’estate iniziata Castellammare quindi non fa passi avanti sia per quanto riguarda l’applicazione del Puad, sia per quanto riguarda la scontistica per i residenti. Il meccanismo proposto appare davvero strano e poco efficace, con la riduzioni del 30% per famiglie residenti con almeno tre paganti, tramite pacchetti da 10 ingressi, validi solo dal lunedì al venerdì, nei mesi di giugno, luglio e settembre, escluso agosto, applicabili al massimo al 25% della capienza.Queste strane improvvisazioni, si avvertono anche quando si osservano, a parte i costi, i servizi organizzati solo per l’arenile di Corso Garibaldi. Non ci spieghiamo, infatti, perchè non siano stati estesi anche al tratto di arenile affollatissimo di C. De Gasperi. Il fatto che su una parte dovrebbero partire i cantieri per la realizzazione dei pennelli verticali, non giustifica l’abbandono di tutto quel tratto di costa, lasciato senza servizi, senza gli addetti al salvataggio e alla vigilanza. Lo ricordiamo a noi stessi, nulla è stato fatto o previsto nello stesso PAD di marzo, per restituire ai cittadini anche il tratto di arenile- oltre 12 mila mq – ancora in mano a M.di Stabia.A Castellammare purtroppo si è persa un’occasione. In realtà più vicine amministrazioni più piccole, con coraggio, hanno intrapreso una vera e propria rivoluzione per restituire ai cittadini ciò che la legge garantisce il libero accesso al mare. Chiediamo di accelerare le procedure e gli adempimenti per procedere alla gara per bandire l’affidamento per le spiagge e di cambiare profondamente il PAD. Lo ribadiamo il piano spiaggia e il Puc non sono atti privati ma sono strumenti con cui si organizza la prospettiva e il futuro della città, tenerli sequestrati da un anno e’ inaccettabile. Si coinvolga la città, si convochi il Consiglio Comunale non solo sull’ordinaria amministrazione ma anche per affrontare temi come questi. Su questo e su altri temi abbiamo convocato per lunedì 30 giugno alle ore 18:00 allo Spazio solidale della Chiesa del Carmine un’assemblea pubblica per rilanciare ad un anno dal voto l’azione amministrativa e per definire con la città e in Consiglio obiettivi e un progetto chiaro per Castellammare”