Castellammare. Terme e caro spiagge, fuoco amico sul sindaco Vicinanza
CRONACA
26 giugno 2025

Castellammare. Terme e caro spiagge, fuoco amico sul sindaco Vicinanza

Metropolis

Castellammare. Dall’accordo al ribasso con gli stabilimenti balneari per le agevolazioni da concedere alle famiglie, al ritardo per la pubblicazione dei bandi per le concessioni demaniali (la giunta ha di fatto allungato i termini per questa procedura al 30 settembre 2026), passando per la riapertura del parco idropinico delle Antiche Terme senza offrire la mescita delle acque, sono tanti i punti che stanno agitando la maggioranza che sostiene il sindaco Luigi Vicinanza. Partiti e civiche lamentano poco coinvolgimento nelle scelte che vengono portate avanti dalla giunta e puntano il dito su quei provvedimenti che più hanno fatto discutere nelle ultime settimane. La direzione politica di Futuro Democratico e Riformista dopo aver contestato “il buco nell’acqua” rispetto alle agevolazioni alle famiglie concesse dai concessionari, attacca l’amministrazione anche su un altro tema caldo: «Il Parco delle Antiche Terme non è un parco qualunque, nella nostra città, alla stregua di altri. È il parco della mescita delle acque, della bevuta dell’oro di Stabia, della passeggiata accompagnata dall’odore e del sapore delle effusioni delle fonti – si legge in una nota della civica – Aprire il Parco delle Antiche Terme senza acque è come aprire Disneyland senza giochi, il Maradona senza una partita di calcio o un concerto. Purtroppo, allo stato resta un bar affidato tra l’altro in maniera anomala con una anticipazione di spesa del 50% al gestore. Praticamente il Comune gli ha anticipato i soldi dell’investimento e, soprattutto, ci sono 120mila euro destinati alla riattazione dei locali, gettati al vento. Mancano pochi mesi se non giorni all’inizio delle opere di restayling delle Antiche Terme affidate ad un famoso archistar e che godono del beneficio dei soldi del Contratto di Sviluppo ben 12 milioni di euro, perché non aspettare? Di certo non si sentiva l’esigenza di aprire un altro bar». Sul tema delle concessioni demaniali, invece, si fa sentire il Movimento Cinque Stelle. «Basta con sconti farsa», alza la voce il consigliere comunale Alessandro Langellotti. «Gli sconti annunciati dai concessionari balneari per l’estate 2025 del meno 30%, per famiglie residenti con almeno tre paganti, tramite pacchetti da 10 ingressi sono una misura cosmetica, pensata più per salvare la faccia che per garantire il diritto al mare – continua Langellotti – I limiti sono evidenti: validi solo dal lunedì al venerdì, nei mesi di giugno, luglio e settembre, escluso agosto, applicabili al massimo al 25% della capienza.Inoltre, sono riservati a nuclei con almeno tre paganti, escludendo famiglie monogenitoriali, single, coppie, studenti e giovani. Proponiamo misure concrete: agevolazioni più eque, pacchetti flessibili, sconti anche nei weekend e ad agosto, quote calmierate assegnate con regole trasparenti, trasporti agevolati e rispetto delle norme vigenti, come l’ingresso gratuito per i minori di 10 anni». Nei giorni scorsi anche i consiglieri comunali Ciro Cascone e Gennaro Oscurato avevano posto delle criticità rispetto all’accordo tra l’amministrazione e gli stabilimenti balneari. Un tema che evidentemente sarà affrontato all’interno della maggioranza, ma che rischia di creare nuove spaccature dopo quelle già registrate nelle settimane scorse con i consiglieri comunali Sandro Ruotolo e Maurizio Apuzzo.