Guerra ai diplomifici: revocate parità a 30 scuole in Campania
Il giro di vite sui Diplomifici, avviato dal Ministero dell’Istruzione con l’approvazione del decreto-legge 45 del 2025, ha prodotto una raffica di revoche in tutto lo Stivale. In Campania, in particolare, una delle tre regioni più colpite dai provvedimenti eseguiti con la collaborazione degli Uffici Scolastici e della Guardia di Finanza.
I numeri raccontano che tra il 2024 e i primi mesi del 2025, più di 70 scuole private hanno perso la parità scolastica, cioè il riconoscimento che consente loro di rilasciare diplomi legalmente validi. In Sicilia sono state revocate 35 parità scolastiche. In Campania, le revoche sono state 30, mentre in Calabria i provvedimenti eseguiti si sono fermati a 11. Un intervento massiccio, che secondo il Ministro Giuseppe Valditara è solo l’inizio: di una battaglia per il ripristino della legalità.
«La lotta contro i diplomifici sta iniziando a dare i suoi primi frutti concreti. Il nostro impegno è per una scuola seria, fondata sul merito e sulla legalità». La stretta sugli istituti privati ha avuto un impatto immediato anche sui numeri della Maturità 2025, soprattutto tra i candidati esterni, coloro cioè che si presentano all’esame finale senza aver frequentato regolarmente l’ultimo anno in una scuola riconosciuta. A livello nazionale, il calo è stato netto: 13.066 candidati esterni nel 2025 contro i 13.787 dell’anno precedente, con una flessione del 5,2%.
Ma il dato più significativo si registra proprio nelle regioni dove l’offensiva contro i diplomifici è stata più incisiva. In Calabria, i candidati esterni sono passati da 747 nel 2024 a 516 nel 2025: un crollo del 30,9%. In Campania si è passati da 1.685 a 1.264 (-25%), mentre in Sicilia il calo è stato del 23,9%, con una diminuzione da 1.613 a 1.228 candidati. Queste percentuali rappresentano l’effetto diretto della chiusura di istituti che permettevano scorciatoie per ottenere il diploma. E rappresentano il risultato tangibile della battaglia iniziata per porre un freno alla pratica del “diploma facile”.
Tra le nuove regole, quella che vieta esplicitamente la possibilità di sostenere esami di idoneità per più di due anni scolastici consecutivi. Una misura pensata per impedire agli studenti di “saltare” interi cicli formativi recuperando bocciature multiple in un solo anno. Inoltre, tutte le scuole, sia statali che paritarie, dovranno obbligatoriamente adottare il registro elettronico, la pagella digitale e un protocollo informatico per la gestione delle attività documentali. Altra novità rilevante riguarda le iscrizioni: nessun istituto potrà avviarle prima di avere ottenuto l’autorizzazione formale.


