Atletico Portici, 15 anni tra sport e sociale
Tra sport e sociale. Sono quindici anni che l’Atletico Portici lavora con i giovani dal 5 ai 17 anni: ma se da un lato non mancano le soddisfazioni sportive (che hanno portato la realtà a toccare quota 500 iscritti, con la prima squadra che milita nel campionato di terza categoria), dall’altro accanto alle tecniche e agli schemi, dirigenti e allenatori hanno saputo promuovere iniziate legate alla solidarietà. “Il nostro motto è ‘Il calcio come valore’ – afferma il presidente Ciro Sforza – Ogni anno promuoviamo iniziative che hanno lo scopo di raccogliere fondi e materiale da devolvere in beneficenza”. La più significativa è legata al ricordo di un ragazzino stroncato da un male incurabile nel 2021: “Da allora ogni anno, a ridosso del periodo natalizio – prosegue il responsabile dell’Atletico Portici – promuoviamo una partita a sfondo benefico che vede impegnati rappresentanti delle forze dell’ordine, del Comune e di altre realtà locali che ho come finalità la raccolta di giocattoli e altri beni da distribuire poi nei reparti dell’ospedale Santobono, quello dove fu ricoverato il nostro piccolo e sfortunato tesserato. È un modo per ricordarlo e per tenere presente chi, mentre noi ci divertiamo, è costretto a restare nei letti di un nosocomio”. I giovani giocatori si allenano utilizzando due strutture: quella dell’Atletico Portici (associazione sportiva nata nel 2009), il Super Santos Village di via Rossano, e l’impianto comunale San Ciro. “Legata alla solidarietà – aggiunge Sforza – è anche un’altra raccolta di generi alimentari e abbigliamento, devoluti poi al Centro Laila, una casa famiglia di Mondragone”. Mai un ragazzo è stato lasciato indietro: “Anche dal Comune ci arrivano segnalazioni di piccoli che possono essere aiutati. Li accogliamo subito: lavoriamo per sottrarre dai pericoli della strada quanti più ragazzi possibile”. Lunedì 30 giugno, al Vivarium, l’Atletico Portici celebrerà la chiusura della stagione sportiva: “Un momento per fare festa – conclude Ciro Sforza – ma anche per programmare quanto c’è da fare a partire dal primo luglio”. Sempre all’insegna del binomio sport e sociale.


