Il Savoia tenta il colpo, Albadoro o Trotta in attacco
SPORT
30 giugno 2025

Il Savoia tenta il colpo, Albadoro o Trotta in attacco

metropolisweb

L’estate del Savoia si preannuncia caldissima non solo per le temperature, ma anche per le ambizioni di mercato. Con l’obiettivo dichiarato di un campionato da protagonista, la dirigenza biancoscudata sta sondando il terreno per due nomi di spicco che farebbero sognare qualunque attacco: Marcello Trotta e Diego Albadoro. L’interesse per i due attaccanti non è un mistero e testimonia la volontà del club di costruire una rosa di altissimo livello, capace di competere per le posizioni di vertice. Il Savoia, forte di un progetto solido e di una piazza passionale, sembra deciso a non lasciare nulla al caso in vista della prossima stagione. Marcello Trotta, attaccante classe 1992, è un nome che non ha bisogno di presentazioni nel panorama calcistico italiano. Cresciuto nelle giovanili del Manchester City e con esperienze significative in Serie A (Sassuolo, Crotone, Frosinone) e Serie B, Trotta porterebbe in dote non solo un bagaglio tecnico di prim’ordine, ma anche una mentalità vincente e una comprovata capacità di andare in gol. Per il Savoia, l’ingaggio di Trotta rappresenterebbe un vero e proprio colpo grosso, un segnale forte alle avversarie e un’iniezione di entusiasmo per i tifosi. Nonostante le difficoltà delle ultime stagioni alla Turris, il talento di Trotta non è in discussione e la piazza di Torre Annunziata potrebbe essere l’ambiente ideale per vederlo tornare ai fasti di un tempo. Altro obiettivo sensibile è Diego Albadoro, punta classe 1989. Attaccante di razza con un lungo e proficuo curriculum tra Serie B e Serie C (Juve Stabia, Bari, Reggina e Scafatese tra le tante), Albadoro è una garanzia in termini di esperienza, leadership e, soprattutto, gol. La sua capacità di svariare sul fronte offensivo, abbinata a un fiuto per il gol innato, lo renderebbe un terminale offensivo ideale per qualsiasi modulo di gioco. Il Savoia ieri ha ufficializzato l’arrivo in panchina di  Raimondo Catalano. Tecnico meticoloso, Catalano porta con sé un’idea di calcio che unisce estetica e sostanza: le sue squadre esprimono un gioco bello da vedere, ma al tempo stesso feroce, intenso, ad alta pressione, capace di mettere in difficoltà qualsiasi avversario, minuto dopo minuto, su ogni pallone. Nato a Bari, classe 1975, in possesso del patentino UEFA A, Catalano ha alle spalle un percorso di crescita ricco di esperienze e sfide superate, diventando negli anni un allenatore stimato per le sue conoscenze tattiche, la preparazione maniacale e la capacità di leggere le partite anche in corsa. Tra i suoi punti di forza spicca la duttilità tattica: Raimondo Catalano, infatti, pur avendo un sistema di gioco base, sa modificare l’assetto delle sue squadre in base alle caratteristiche della rosa, adattando i sistemi di gioco con lucidità e tempestività. Non è un caso che nella sua carriera vissuta sui campi di Serie D e nell’ultima stagione alla Primavera del Bari sia stato spesso protagonista di rimonte memorabili, firmando vere e proprie imprese. Nella stagione appena conclusa, Catalano è subentrato con la squadra all’ultimo posto fino a condurla in undicesima posizione.