Ciro Buonajuto: «I miei dieci anni da sindaco in trincea, ora la sfida Regionali»
CRONACA
1 luglio 2025

Ciro Buonajuto: «I miei dieci anni da sindaco in trincea, ora la sfida Regionali»

metropolisweb

Da qualche ora non è più sindaco di Ercolano. Ciro Buonajuto traccia un bilancio dei suoi dieci anni e parla dell’avventura per le Regionali. Qual è stato il momento più difficile vissuto?

«Essere sindaco è uno stato d’animo, una scelta di vita.  Si è sindaco ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette. E nella stessa giornata si alternano momenti di grandissima gioia a momenti di grande tristezza. Ci sono dei momenti in cui ti senti politicamente forte e dei momenti in cui qualcuno ti gira le spalle e non trovi più i tuoi amici. Ti senti a volte più bravo degli altri, altre volte ti senti invece tradito. Però io sono stato fortunato perché in questi anni, ho avuto delle persone perbene accanto. Ottime giunte, ma soprattutto ho avuto un consiglio comunale che tante volte mi ha anche combattuto, ma sempre con lealtà. Ho vissuto dei momenti delicati come la mozione di sfiducia, ma devo riconoscere ai miei avversari politici sempre una grande lealtà è una grande correttezza».

Cosa lascia in eredità al suo successore?

«Ercolano è una città straordinaria con potenzialità incredibili. Grazie al partneriato pubblico-privato con HP, che parte dagli Scavi fino al mare, realizzeremo un’opera da 47 milioni di euro. Un risultato politico, urbanistico ma anche amministrativo con scelte delicate da assumere. Il consiglio comunale, con grande responsabilità, qualche settimana fa ha adottato la delibera. Parliamo di partneriato con un filantropo americano che ci mette 47 milioni di euro e deve scontrarsi con la nostra burocrazia. E’ stato un lavoraccio che, però, cambierà il volto della città molto più di quanto non sia cambiata in questi 10 anni. Noi siamo stati soltanto attenti a cullare il sogno HP che aveva già scelto Ercolano e i suoi scavi per valorizzarli. Abbiamo riqualificato tutta la pubblica illuminazione, ridotto le emissioni in atmosfera dell’80%. Inizieranno i lavori per un parcheggio interrato al centro della città a Piazza Trieste. Noi abbiamo reso Ercolano completamente videosorvegliata: quando sono arrivato funzionavano poche telecamere e la manutenzione era in capo ai dipendenti comunali. Adesso abbiamo centinaia di telecamere intelligenti utilizzate anche dalle forze dell’ordine nelle indagini. Siamo intervenuti anche sul cimitero cancellando il mercimonio che esisteva prima. Abbiamo realizzato 1600 loculi popolari che costano 1500 €, Tutto questo grazie ad iniziative coi partner privati».

Di solito la politica ha timore dei rapporti coi privati.

«In politica, come nella vita o hai molti soldi o molte idee. Se hai hai molti soldi è facile essere sindaco: ma io non dimentico che la mia è una città che aveva il 50% di evasione fiscale, un quinto della popolazione campava col reddito di cittadinanza, una città che dopo che ha sconfitto la camorra ne paga ancora le conseguenze dal punto di vista sociale, politico e culturale. Io non ho paura di avere a che fare con i privati perché sono una persona perbene e le persone perbene non devono avere paura. Quando attraverso procedure, scegli aziende sane non vedo quale debba essere il timore».

Ercolano è anche una città che, partendo dal sindaco Nino Daniele è diventata un modello nella lotta alla camorra.

«Nino Daniele è stato un sindaco molto bravo. Con lui l’associazione antiracket di Ercolano si è costruita e lui, personalmente, ha accompagnato i commercianti in tribunale a denunciare i camorristi. Grazie a quell’attività ci sono stati in soli due anni 500 arresti. Ma la politica non può limitarsi ad applaudire l’attività di un sindaco o delle forze dell’ordine o della magistratura: la politica deve essere conseguenza con delle scelte. Noi abbiamo riqualificato urbanisticamente i territori in cui esistevano i clan. Lì dove ci sono stati gli arresti adesso c’è una caserma dei carabinieri. Nel quartiere di via Mare a Pugliano adesso c’è una passeggiata archeologica dove comandavano i Birra Iacomino. Oggi abbiamo creato una città turisticamente accogliente, ospitiamo fino a 3mila turisti.Non  ci sono multinazionali ma B&B che significa vitalità imprenditoriale dei nostri cittadini, soprattutto quelli giovani.

Lei è anche vice presidente dell’Anci, che rappresenta circa 8000 sindaci. Spesso si ripropone il tema delle sinergie.

«Senza sinergia la pubblica amministrazione non riuscirà mai a realizzare i propri sogni e raggiungere gli obiettivi. Sono stato vicepresidente con Decaro e con Manfredi e ho sempre avuto deleghe molto importanti svolgendo un ruolo fondamentale nell’accompagnamento dal punto di vista amministrativo e dal punto di vista politico dei sindaci. Noi siamo sindaci e siamo abituati ad affrontare i problemi a prescindere dal partito di appartenenza. Nel 2022 sono stato alle Nazioni Unite: è stata un’esperienza molto bella perchè hai l’impressione di poter parlare al mondo».

Parliamo di futuro: lei lascia il Comune e si candiderà alle Regionali. 

«Voglio portare questa passione, questa esperienza di sindaco nei luoghi in cui  si prendono le decisioni che contano. Mi candiderò col centrosinistra, perchè mi sento moderato, riformista, ma soprattutto un politico Debbo dire però che questa discussione si sta prolungando un po’ troppo tra i vertici dei partiti. Penso che in Campania noi dobbiamo scegliere il candidato e iniziare a raccontare ai cittadini quella che è la nostra proposta politica.

De Luca, intanto ha chiesto di rinviare il voto.

«Per me De Luca è un fuoriclasse. Grazie a lui siamo riusciti a mettere al centro dell’agenda politica del governo la parola mezzogiorno. Però il secondo mandato si è esaurito, la legge è chiara e quindi io vorrei che un uomo delle sue competenze possa offrire il suo contributo fondamentale per battere le destre in Campania»

Non tutto, però, ha funzionato in Regione. Pensiamo ai trasporti ad esempio.

«De Luca è una personalità forte, ma anche ingombrante. Del resto se chiediamo ai cittadini  quanti assessori regionali conoscono forse la risposta sarà pochi. Questo è un merito del governatore che rappresentava il riferimento anche mediatico per tutti. Sui trasporti io dico ricordiamoci anche da dove siamo partiti. Grazie al governo Renzi e a De Luca è stato fatto su Eav un investimento di svariate centinaia di milioni di euro. Il problema è che il risultato di questo investimento si vedrà dopo anni. Mi rendo conto che il cittadino vive la difficoltà quotidiana e quindi legittimamente si lamenta, ma con onestà intellettuale bisogna ammettere che l’impegno che ci metti oggi probabilmente produrrà risultati tra qualche anno. Tra qualche anno qualcuno taglierà il nastro dei treni nuovi e noi diremo bravo a chi è arrivato»

Lei è sempre renziano? «Credo che Renzi sia il politico più intelligente. E’ un fuoriclasse con i suoi pregi e anche con i suoi difetti. Mi fanno sorridere quelli che dicono è bravo ma è antipatico, non lo voto. Ma quando vai da un medico, scegli quello bravo o quello simpatico? Io sceglo sempre quello bravo».

 

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