Un’intera città trasformata in palcoscenico internazionale, con il cinema come motore di dialogo, formazione e racconto. Dal 22 al 29 giugno 2025, Vico Equense ha ospitato la quindicesima edizione del Social World Film Festival, che si è confermato un punto di riferimento culturale per chi crede in un cinema capace di incidere sulla realtà. Un evento pensato non solo per celebrare la settima arte, ma per farla vivere nella sua dimensione più viva: quella del confronto tra generazioni, territori e visioni del mondo. Tra ospiti d’eccezione, opere da tutto il mondo, masterclass, incontri e prime visioni, la quindicesima edizione ha rappresentato un punto di svolta, tanto per l’ambizione del programma quanto per l’energia con cui ha coinvolto pubblico e addetti ai lavori. Un appuntamento che ha saputo rinnovare la propria identità senza tradirla, rendendo la città costiera un crocevia di narrazioni, linguaggi e nuove prospettive. Matt Dillon, padrino dell’edizione, ha aperto il Festival con una presenza carismatica che ha infiammato l’Arena Fellini. All’attore statunitense è stato conferito un riconoscimento alla carriera, prima della proiezione del suo film cult “Tutti pazzi per Mary”. Il Festival ha poi ospitato Giancarlo Esposito, indimenticabile volto di “Breaking Bad”, premiato come Attore Internazionale dell’Anno e protagonista di un incontro incentrato sul cinema e sulla sua esperienza nel film “Captain America: Brave New World”. Altro grande nome presente è stato Abel Ferrara premiato per il film “Turn in the Wound” e protagonista di una masterclass molto partecipata. Omaggi speciali sono stati tributati a figure centrali della cultura italiana: Sergio Rubini, celebrato per i suoi quarant’anni tra regia e recitazione; Edoardo Leo, premiato per la sua versatilità e il successo delle sue ultime produzioni; e Maurizio De Giovanni, riconosciuto per il contributo narrativo che continua ad offrire attraverso la letteratura e la serialità televisiva. La lista degli ospiti ha confermato l’ambizione del festival: Claudio Giovannesi, Giovanni Esposito, Cristina Donadio, Sebastiano Somma, Susy Del Giudice, Gianfranco Gallo, Miriam Candurro, Francesco Panarella, Mauro Racanati, i The Jackal, Gina Amarante, Daniela Ioia, Casa Abis, Antonio Guerra e Dea Lanzaro hanno animato incontri, talk, proiezioni e momenti di confronto con il pubblico. Il programma cinematografico è stato ampio e curato, con 97 opere in concorso provenienti da 30 Paesi. Nella sezione ufficiale del Concorso Internazionale sono stati proiettati lungometraggi come “A procura de Martina”, “Amen”, “Anime galleggianti”, “Bella”, “L’origine del mondo”, “My side of the river”, valutati da una giuria composta da Paolo Orlando, Rita Marchetti e Gaetano Maiorino. I cortometraggi internazionali hanno trovato spazio in una sezione dedicata, con 17 titoli selezionati da una giuria tecnica formata da Davide Ringoli, Andrea Cippone e Ilaria Urbani. La sezione “Focus – Occhio al Sud” ha proposto film e corti che raccontano il Mezzogiorno da prospettive inedite, tra cui “Labirinti”, “Tre regole infallibili” e “Nottefonda”, con una giuria di esperti locali. Completavano l’offerta la Settimana del Documentario, valutata da rappresentanti del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, e l’OFF Festival, spazio non competitivo per opere indipendenti fuori concorso. Il Festival è stato inaugurato dal film “La stanza accanto” di Pedro Almodóvar, proiettato al Cinema Aequa in un’apertura densa di aspettative, e si è concluso con “Familia” di Francesco Costabile. Durante le serate all’aperto, l’Arena Fellini ha ospitato proiezioni particolarmente apprezzate come “Napoli New York” di Gabriele Salvatores, “Follemente” di Paolo Genovese, “Nero” di Giovanni Esposito, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” di Margherita Ferri e “Hey Joe” di Claudio Giovannesi. Oltre alle proiezioni, il Social World Film Festival si è distinto per l’impegno nella formazione. Le masterclass hanno coinvolto registi e interpreti di fama internazionale, offrendo momenti di dialogo autentico con i giovani partecipanti. Il Mercato Europeo del Cinema Giovane e Indipendente ha messo a disposizione oltre 200 opere in video library on-demand, creando un ponte tra autori emergenti e professionisti dell’industria. La componente culturale è stata arricchita da retrospettive e presentazioni editoriali. L’omaggio ad Alida Valli, con una mostra realizzata in collaborazione con Rai Teche e Cineteca Nazionale, ha riportato l’attenzione su un’icona del cinema del Novecento. In ambito editoriale, sono stati presentati volumi come “Professione Press Agent” di Pierluigi Manzo e “Sotto attacco di panico” di Gabriele Parpiglia, a testimonianza del legame tra audiovisivo, comunicazione e salute mentale. Particolare risalto ha avuto lo spazio dedicato alla serialità televisiva. In programma maratone di “Mare Fuori”, “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, “Pesci Piccoli 2” con i The Jackal, e “Mina Settembre”. Un’apertura consapevole alle nuove forme di narrazione che si affermano fuori dalla sala cinematografica. L’intero evento è stato progettato con un’attenzione precisa alla sostenibilità. Il sindaco Giuseppe Aiello ha sottolineato l’importanza strategica del Festival: «un modello virtuoso di promozione culturale, turistica e sociale per l’intera area della costiera». A coronamento di un’esperienza immersiva, il pubblico ha potuto visitare il Museo e Monumento del Cinema, firmare il Wall of Fame, e partecipare ai Movie Tour guidati da Mariano Rigillo, seguendo le orme dei film girati a Vico Equense e dintorni. La quindicesima edizione del Social World Film Festival si chiude così come era cominciata: nel segno della qualità, dell’inclusione e dell’apertura al mondo. Un’edizione capace di superare la retorica per parlare di realtà, e di usare il cinema non come rifugio, ma come strumento. Per guardare oltre lo schermo, verso ciò che davvero conta.
CULTURA
1 luglio 2025
Matt Dillon celebra il Social Film Festival: «Evento internazionale»