Grande successo per la mostra “Riflessi dalla vetta. Tesori della Pittura Song: Capolavori dalla Cina” inaugurata il 3 luglio a Palazzo San Teodoro e visitabile fino al 12 luglio. La mostra con l’esposizione di 100 opere della pittura cinese è promossa dalla Direzione della Cultura, Radio, Televisione e Turismo della Provincia di Zhejiang e dall’Università di Zhejiang. Tra i presenti al taglio del nastro la vice direttrice Li Xinfang, il Rettore dell’Universita L’Orientale di Napoli Roberto Tottoli, la direttrice del Patrimonio Culturale del Comune di Napoli Rosa Perrotta, la consigliera regionale Roberta Gaeta, il consigliere comunale Gennaro Acampora, il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito, alcuni rappresentanti del Comune di Pompei, di Boscoreale e Castellammare, la direttrice di Palazzo San Teodoro Marianna Aruta e un centinaio di ospiti tra operatori museali, critici d’arte e giornalisti. Nel suo discorso, la vice direttrice Li Xinfang ha sottolineato come “Cina e Italia, antiche civiltà dai trascorsi millenari, hanno realizzato grandi traguardi nel campo della cultura e dell’arte, contribuendo in modo rilevante alla civiltà mondiale. Grazie alla storica Via della Seta, i due Paesi hanno scambiato notevoli influenze nella pittura, scultura e architettura”. Esprimendo il desiderio che questa mostra “possa costituire un ponte di reciproca conoscenza tra Oriente e Occidente”. Durante l’inaugurazione della mostra Li Xinfang ha conversato con i rappresentanti di Napoli e Pompei per future collaborazioni culturali e artistiche. Per il Rettore Tottoli “la mostra è di grande rilevanza culturale. Non solo offre al pubblico italiano una visione maestosa della civiltà cinese, ma rappresenta anche un esempio virtuoso di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale mondiale. L’Università Orientale di Napoli, con i suoi oltre 300 anni di esperienza nell’insegnamento del cinese e nella diffusione della cultura cinese, ha trovato nella pittura Song un linguaggio capace di comunicare profondamente con l’anima”. La Grande Collezione della Pittura Cinese attraverso i Secoli, curata dall’Università di Zhejiang e dall’Ufficio Provinciale dei Beni Culturali dello Zhejiang, è un progetto nazionale di vasta portata approvato nel 2005 dal Segretario Generale Xi Jinping, e da allora costantemente supportato. Comprende 12405 opere (o serie) di pittura su carta, seta, lino e altri materiali provenienti da 263 istituzioni museali nazionali e internazionali: 9155 pezzi in Cina e 3250 all’estero. La raccolta copre la maggior parte delle opere di rango “nazionale” sopravvissute. Pubblicate in volumi monografici (“Pittura pren-Qin e Han”, “Pittura Song”, “Pittura Yuan”, “Pittura Ming”, “Pittura Qing”), complessivamente 62 volumi per 232 tomi, rappresentano il più completo e vasto corpus illustrato mai realizzato sulla pittura cinese. La mostra di Napoli ha selezionato tra queste 100 capolavori di pittura della dinastia Song, raggruppati in tre sezioni: “Raffigurare la natura con la mente” (landscape poetico), “Esplorare l’oggetto e raggiungere la bellezza” (fiori, uccelli, insetti), “Scene della vita quotidiana” (figure umane). Tra le opere esposte i rotoli calligrafici patrimonio UNESCO, i paesaggi monocromatici di maestri come Guo Xi, i dipinti floreali e di uccelli della Scuola Imperiale, le riproduzioni di antichi manuali artistici come Meihua Xishen Pu e Linquan Gaozhi, testimoniano l’elevata teoria artistica della pittura Song. L’esperienza interattiva con ventagli in lacca tradizionale ha suscitato l’ammirazione dei partecipanti: un incontro tra sapienza millenaria e creatività contemporanea. Tantissimi anche gli studenti universitari e delle accademie d’arte locali che in questi giorni visitano la mostra. “Questa mostra ha capovolto la mia concezione della pittura Song. Avvicinandomi all’‘Inondazione del Qīngmíng’, ho notato quanto i dettagli e le espressioni dei personaggi siano realistici e vivi” ha detto con stupore uno di loro. Dal 2022, l’esposizione è stata presentata nel Regno Unito, Germania, Spagna, Singapore, Danimarca, Ginevra (sede ONU europea), Bruxelles (Parlamento UE), raccogliendo larghi consensi da pubblico, esperti e media internazionali. In occasione del 55° anniversario dei rapporti diplomatici Cina‑Italia, la mostra non solo approfondisce l’interazione culturale tra i due Paesi e accresce la comprensione reciproca, ma rafforza anche la presenza dei simboli della cultura tradizionale cinese sulla scena mondiale.
CULTURA
1 luglio 2025
Napoli ospita i capolavori cinesi della Dinastia Song