Onlyfans è un sito web , che è stato fondato dall’imprenditore Tim Stokely e lanciato sul web nel settembre 2016. È un portale per l’intrattenimento, destinato ad un pubblico adulto, che ha sede nel Regno Unito. La fama della piattaforma è aumentata nel tempo, soprattutto quando personaggi del mondo dello spettacolo hanno iniziato a pubblicare contenuti, nudi artistici e non, e ad invitare i loro fans a seguirli anche attraverso questo nuovo canale. Ormai di OnlyFans si parla da parecchio.
La narrativa in proposito si concentra principalmente su due punti: da un lato i guadagni improvvisi che molti utenti raccontano di aver raggiunto, dall’altro i pregiudizi sul sex work. Sicuramente nella nostra società esiste un forte stigma che circonda il lavoro sessuale in generale. Chi fa sex work non ha diritti né tutele e in molti Paesi ci sono leggi che vietano la vendita e la fruizione di servizi sessuali a pagamento. Non è raro, poi, che si rischi effettivamente di perdere altri lavori che consentono di mantenersi, specie se sono in ambiti legati all’infanzia. Secondo la giornalista statunitense Rebecca Jennings, «lavorare su una piattaforma digitale come sex worker significa che il tuo sostentamento è basato sulle decisioni di aziende che probabilmente non vogliono essere associate a te».
La principale polemica che coinvolge il nostro paese, è fondata su giovani ragazzi e ragazze che incitano coetanei a valutare e investire per diventare creator del social. Centinaia i video dei giovani creatori che elencano i motivi per intraprendere questa carriera, senza parlare delle reali problematiche o quanto meno dei relativi contro legati a questo lavoro. Sebbene il materiale possa essere di vario genere, la fama del sito è cresciuta principalmente per la pubblicazione di contenuti più o meno sessualmente espliciti. Parliamo di più di due milioni di creator e 130 milioni di utenti, per un totale di due miliardi di dollari di vendite in tutto il 2020, di cui OnlyFans riceve il 20%. Durante la pandemia di coronavirus, infatti, moltissime persone che si sono ritrovate senza più un lavoro hanno preso la decisione di monetizzare tramite OnlyFans.
Allo stesso modo, un numero sempre maggiore di utenti si è rivolto al sito a causa dell’industria del porno che, così come tante altre, si è vista costretta a interrompere la sua produzione. La massima libertà e la relativa facilità con cui si può pubblicare ed essere pagati per farlo ha attratto sin da subito creator dal mondo del porno e veri e propri lavoratori del sesso, amatori e professionisti. La vera problematica insorge dal momento in cui i giovani inesperti per poter fare soldi facili si cimentano a creare contenuti per il social senza crearsi un futuro reale e stabile. Vogliamo diventare tutti ricchi, ma socialmente inutili? Questo è il dato che depone a sfavore di tutti i giovani ragazzi che abbandonano l’idea di realizzarsi realmente e specializzarsi in un lavoro ,o intraprendere studi universitari.
OnlyFans è il primo servizio che permette a professionisti o amatori di avere una piattaforma indipendente e non legata all’industria, con cui pubblicare contenuti in autonomia e monetizzare realmente il proprio seguito di fan. Piattaforme come Instagram o TikTok permettono a tutti i creator, anche i non professionisti, di avere strumenti per creare un seguito e monetizzarlo. OnlyFans permette esattamente la stessa cosa, aprendo però la strada anche all’intrattenimento per adulti. Ma quanto questa scelta può essere definita libertà? Numerose inchieste giornalistiche, tra cui alcune piuttosto complete della BBC, hanno evidenziato quanto la piattaforma non abbia mai fatto abbastanza per accertarsi della reale natura dei contenuti che la abitano.
Troppo blando, sempre secondo BBC, il sistema di controllo sui contenuti: OnlyFans rallenterebbe deliberatamente queste procedure, non eliminando subito i contenuti illegali ma inviando ben tre avvertimenti prima della chiusura definitiva dell’account. Le accuse, rispedite al mittente dai vertici, hanno comunque avuto un forte contraccolpo sull’immagine del sito e, forse, scatenato le proteste di investitori e istituti bancari. Insomma,bisogna approfondire l’argomento per evitare di incappare in un sistema che potrebbe portare a giovani ragazzi in una situazione troppo grande da gestire. La scelta di portare ed esibire il proprio corpo su questo genere di piattaforme,non va assolutamente giudicata,ma deve essere una presa di coscienza degli eventuali contro a riguardo.