Castellammare. Liste d’attesa lunghe, la campagna del sindacato per ottenere i rimborsi
CRONACA
2 luglio 2025

Castellammare. Liste d’attesa lunghe, la campagna del sindacato per ottenere i rimborsi

Metropolis

Castellammare. Liste d’attesa lunghissime, tempi d’attesa per le visite e gli accertamenti diagnostici che diventano insostenibili, soprattutto per le persone anziane. Una situazione che sta creando non pochi problemi tra Castellammare di Stabia e i Monti Lattari. Proprio per questo motivo la Cisl-Fnp, sindacato che tutela i pensionati, ha deciso di partecipare alla mobilitazione indetta a livello provinciale. «Dobbiamo venire a capo di questo problema che assilla tutti, in particolar modo le persone anziane e i pensionati, soggetti più esposti alla problematica delle liste d’attesa infinite – spiega il responsabile locale Salvatore Esposito – Abbiamo predisposto dei moduli che verrano inoltrati ai direttori sanitari delle Asl di competenza. Ogni interessato chiederà l’applicazione delle misure contenute nel “Piano nazionale di Governo delle liste d’attesa”, avvertendo che in caso di mancata erogazione della prestazione entro i tempi massimi fissati si metteranno in campo le azioni idonee alla tutela degli interessi delle persone coinvolte». Ovvero, si chiederanno i rimborsi per chi sarà costretto a rivolgersi ai centri privati. «Siamo davanti ad una situazione assurda e non più sostenibile come quella delle lunghissime attese a cui devono sottostare i cittadini della provincia di Napoli per i controlli necessari alla salute», dice la leader della Cisl di Napoli, Melicia Comberiati, che aggiunge «si lede un diritto inalienabile come quello dell’assistenza sanitaria e si colpiscono persone che presentano situazioni oggettive di difficoltà per la loro età o per malattie importante, come nel caso di chi è alle prese con disturbi dello spettro autistico. La risposta non può essere quella di ricorrere ai laboratori e alle cliniche private, anche perché le condizioni economiche degli interessati in larga parte non lo consentono e sono costretti a rinunciare a curarsi». «Noi contestiamo un sistema che fa acqua da tutte le parti», sostiene il vice-reggente della Cisl-Fnp di Napoli, Lorenzo Medici. Secondo il sindacato la situazione è particolarmente complessa nell’Asl Napoli 3 Sud. «Rivendichiamo percorsi dedicati di sabato e domenica per gli over 70 che hanno bisogno di cure tempestive molto più degli altri e respingiamo un atteggiamento che finisce per penalizzare soprattutto la terza età – spiega Medici – Per questo avvieremo ricorsi per ottenere i rimborsi e fare giustizia in un settore sempre più allo sbando». tiva