Pompei, parapetto stradale distrutto: Il Comune chiede i danni
Un danno stradale può sembrare un episodio ordinario, ma quando coinvolge beni di proprietà pubblica, le conseguenze rischiano di ricadere sull’intera collettività. È quanto accaduto a Pompei lo scorso 6 febbraio, quando un’auto ha impattato contro il parapetto in muratura lungo via Moregine, una delle arterie cittadine di competenza comunale. Il conducente, regolarmente identificato, è risultato sprovvisto di copertura assicurativa: un dettaglio tutt’altro che secondario, che ha trasformato un incidente in un problema legale e amministrativo. Le verifiche condotte dalla polizia municipale e dai carabinieri di Torre Annunziata hanno permesso di ricostruire con precisione la dinamica dell’evento. La relazione tecnica successiva ha quantificato il danno in quasi 3.700 euro, una cifra apparentemente modesta ma che, in assenza di un’assicurazione attiva, rischiava di gravare interamente sulle casse comunali. A ciò si aggiunge il valore simbolico e funzionale del parapetto stesso, che rappresenta non solo una protezione fisica ma anche un elemento di arredo urbano e sicurezza stradale. In risposta a questo scenario, la giunta comunale di Pompei, riunitasi lo scorso 23 giugno, ha approvato una delibera con la quale si autorizza l’affidamento a un legale esterno dell’incarico per promuovere tutte le azioni necessarie al recupero integrale del danno. L’obiettivo è chiaro: ottenere il ristoro completo delle somme necessarie per il ripristino, e tutelare così il patrimonio dell’Ente. L’importo dell’incarico legale, comprensivo di onorari, Iva e Cpa, è stato quantificato in poco meno di mille euro. Si tratta di una spesa sostenibile, che punta ad attivare un processo virtuoso: quello della responsabilizzazione e della difesa dei beni pubblici. Il dirigente del III settore è stato incaricato di seguire l’iter esecutivo, in conformità con il regolamento comunale per la gestione del contenzioso. Si occuperà della nomina del legale e del monitoraggio delle successive fasi procedurali. La delibera, approvata con voto unanime, è stata dichiarata immediatamente eseguibile, a conferma della volontà dell’amministrazione di intervenire senza ritardi. Questo episodio riporta l’attenzione su una questione spesso sottovalutata: i danni causati al patrimonio pubblico non sono meri problemi tecnici, ma atti che comportano ricadute concrete sull’equilibrio economico dell’ente e, indirettamente, su tutti i cittadini. In assenza di una risposta rapida e strutturata, il rischio è che a pagare siano sempre le amministrazioni, e quindi la collettività, soprattutto nei casi in cui il responsabile è privo delle coperture necessarie. Con questa decisione, Pompei dimostra che è possibile agire per recuperare quanto spettante. Non si tratta solo di far riparare un muro, ma di affermare un principio: chi danneggia beni pubblici, anche per distrazione, deve assumersene le conseguenze. E le istituzioni hanno il compito di tutelare ogni metro del proprio patrimonio, anche partendo da un parapetto.

