Pompei. Appalti senza limiti di soglia, promosso il Comune
Pompei. Il Comune di Pompei ottiene la qualifica massima come Stazione Appaltante: può gestire appalti senza limiti di importo. “Pompei si conferma modello di efficienza amministrativa. Con il nuovo Codice degli Appalti (D. Lgs. 36/2023 e) e successive modifiche apportate dal D.Lgs. 209/2024 – allegato II.4, solo gli Enti qualificati possono gestire appalti sopra una certa soglia economica. Il Comune di Pompei ha ottenuto il livello massimo di qualificazione – il livello avanzato – sia per i lavori pubblici (L1) che per i servizi e forniture (SF1), senza limiti di importo” si legge in una nota inviata dal Comune guidato da Carmine Lo Sapio. Questo riconoscimento consente al Comune non solo di gestire autonomamente qualsiasi tipo di appalto, ma anche di operare come Centrale di Committenza per altri enti pubblici, centralizzando e razionalizzando le procedure di gara per beni, servizi e lavori. “Un risultato importante – dichiara il Sindaco Carmine Lo Sapio – che premia l’impegno dell’amministrazione e dei nostri uffici tecnici. Pompei dimostra di essere un Comune efficiente, in grado di programmare e gestire risorse pubbliche in modo moderno, trasparente e autonomo. Questo riconoscimento ci rende orgogliosi e ci sprona a fare ancora di più per i cittadini”. Nel complesso panorama degli appalti pubblici italiani, la Stazione Unica Appaltante (SUA) si configura come uno strumento fondamentale per assicurare trasparenza, legalità ed efficienza nella gestione delle gare d’appalto, soprattutto per gli enti locali di piccole e medie dimensioni.Nata per contrastare fenomeni di corruzione e infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione, la Stazione Unica Appaltante è un organismo che si occupa, per conto di uno o più enti pubblici, delle attività relative all’affidamento di lavori, servizi e forniture. Il suo obiettivo è centralizzare e professionalizzare il processo di gara, rendendolo più controllato, trasparente e aderente alle normative. L’introduzione delle SUA risponde alla necessità di razionalizzare il sistema degli appalti pubblici, che spesso risultava frammentato e vulnerabile. Troppe gare, gestite da piccoli comuni senza personale specializzato, rappresentavano un punto debole per la tenuta della legalità. Le SUA, invece, concentrano competenze e professionalità, agendo secondo protocolli standardizzati e sotto l’occhio vigile degli organismi anticorruzione. Secondo i dati forniti dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), l’utilizzo delle Stazioni Uniche Appaltanti ha prodotto una riduzione dei tempi medi per l’aggiudicazione delle gare e una maggiore competitività nelle offerte. In molte regioni, le Prefetture o le Province fungono da SUA per i comuni del territorio, favorendo economie di scala e una gestione più oculata delle risorse.


