Torre del Greco, negozi chiusi durante la festa: l’Ascom «punge» il Comune
Torre del Greco. Sono stati, per il secondo anno di fila, i «grandi assenti» della festa dei Quattro Altari. Ma dietro la scelta dei commercianti di lasciare inopinatamente chiusi i propri negozi durante i tre giorni della storica manifestazione ci sarebbero stati dei «difetti di comunicazione» con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella.
Il retroscena emerge dalla nota diffusa dall’Ascom per spiegare le ragioni di una scelta capace di lasciare con l’amaro in bocca gli amanti della festa e i sognatori di un rilancio economico-turistico di Torre del Greco.
«Come associazione dei commercianti di Torre del Greco vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per l’edizione appena conclusa della Festa dei Quattro Altari – la premessa della nota diffusa attraverso i social – La bellezza condivisa, l’arte e la partecipazione sono strumenti fondamentali per la rivitalizzazione urbana e noi commercianti siamo sempre pronti a fare la nostra parte».
Ma non solo in occasioni dei tradizionali appuntamenti all’ombra del Vesuvio: «Il commercio di prossimità, oggi più che mai, ha bisogno di essere sostenuto, accompagnato e coinvolto – evidenzia l’Ascom – Non possiamo essere visti solo come destinatari di ordinanze o bersagli di polemiche. Serve una visione condivisa, che tenga conto delle esigenze di chi ogni giorno tiene accese le luci nelle strade della città, anche quando non ci sono feste. In occasione dei Quattro Altari, ci siamo attivati per invitare gli esercenti ad aderire con luci, vetrine e iniziative. Lo abbiamo fatto con entusiasmo, ma senza essere parte attiva della progettazione dell’evento. Nessuna iniziativa specifica è stata prevista o concordata con i commercianti, né sono stati coinvolti nella definizione del piano ambulanti, che in alcune aree ha addirittura penalizzato le attività fisse con postazioni temporanee piazzate davanti agli ingressi dei negozi. Sarebbe bastato poco: un tavolo di confronto preventivo, una mappa condivisa, l’idea che anche i negozi sono parte della scenografia viva della festa».
Un messaggio per il futuro, per non assistere nuovamente al (brutto) spettacolo dei negozi chiusi con la città in festa
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