L’Università di Salerno sceglie il cambiamento: D’Antonio è il nuovo Rettore
L’Università degli Studi di Salerno ha scelto. Con un’affluenza compatta, superiore al quorum già nelle prime ore di voto, il 2 e 3 luglio si è chiusa ufficialmente la partita per il rettorato: Virgilio D’Antonio, docente di diritto costituzionale, è il nuovo rettore dell’Ateneo.La sua elezione è stata frutto non solo del consenso diretto raccolto nel primo turno (364 preferenze su 1346 votanti), ma anche di una convergenza larga costruita nelle ore successive: tutti gli altri candidati – Pietro Campiglia, Paola Adinolfi, Carmine Vecchione e Alessandra Petrone – hanno deciso di fare un passo indietro, permettendo un’elezione quasi plebiscitaria. Il passaggio di consegne con il rettore uscente Vincenzo Loia avverrà il prossimo 1° novembre. D’Antonio rappresenta un profilo di rottura rispetto al passato recente: giovane, salernitano, con una visione orientata all’inclusività, alla trasparenza e al rinnovamento. In tanti – docenti, studenti, personale amministrativo – hanno letto la sua elezione come il segnale di una nuova apertura, dopo anni vissuti tra rigidità gestionali e difficoltà relazionali. “L’università deve tornare ad ascoltare”, ha dichiarato D’Antonio nel primo messaggio ai suoi colleghi. E tra i corridoi del campus di Fisciano si è percepita un’atmosfera diversa: studenti fuori sede che sono tornati solo per votare, ricercatori che hanno espresso speranza per un Ateneo più partecipativo, personale tecnico che ora chiede maggiore attenzione a spazi, attrezzature, sicurezza. Anche dalla politica sono giunti segnali di attenzione. Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ha espresso pubblicamente gli auguri al nuovo rettore, definendo la sua elezione “un momento di rinnovamento importante per un Ateneo strategico per lo sviluppo culturale, economico e sociale della Campania”. Parole che confermano quanto l’Università di Salerno non sia solo un luogo di formazione, ma anche un nodo vitale del tessuto regionale. Nel giorno della proclamazione, in molti parlavano non tanto di vittoria, quanto di una “scelta collettiva di discontinuità”. Un termine che ha attraversato tutta la campagna elettorale e che ora si carica di aspettative. D’Antonio eredita una struttura solida ma attraversata da tensioni: il suo compito sarà ricucire, valorizzare, ascoltare. E trasformare l’ateneo in uno spazio realmente condiviso.
Christian Apadula

