Pompei, due fratelli giovanissimi presi armati in centro con un tirapugni e un manganello
CRONACA
4 luglio 2025
Pompei, due fratelli giovanissimi presi armati in centro con un tirapugni e un manganello
metropolisweb

Due giovanissimi fratelli sorpresi con armi nel centro di Pompei, scatta la denuncia per entrambi a seguito di un controllo della Polizia di Stato. Gli agenti, all’esito delle verifiche, hanno trovato i due minorenni con un tirapugni e un manganello allungabile. Un intervento rapido che ha portato alla denuncia dei ragazzi, uno appena maggiorenne e l’altro di 17 anni. La scoperta ha destato preoccupazione: due giovanissimi, senza apparente motivo, portano con sé armi mentre circolano nella città affollata di turisti e fedeli. Il lavoro della polizia è stato tempestivo e incisivo. Col coordinamento del vicequestore Antonio Concas, gli agenti del commissariato di Pompei hanno intensificato i controlli nelle zone più frequentate dai giovani, un’azione preventiva che ha permesso di fermare sul nascere un potenziale pericolo. I due fratelli – già noti alle forze dell’ordine per un’altra denuncia a Capodanno relativa al coinvolgimento in una rissa in periferia – sono stati intercettati mentre camminavano per le strade di Pompei, apparentemente senza un obiettivo preciso ma con armi nascoste addosso. La polizia ha agito prontamente, evitando sul nascere potenziali fenomeni di violenza. La denuncia è un segnale della costante vigilanza delle forze dell’ordine su un fenomeno che sta crescendo in maniera preoccupante: il possesso di armi tra i giovanissimi. Negli ultimi mesi, infatti, sono aumentati su tutto il territorio nazionale i casi di minorenni e giovani adulti sorpresi con armi. In città come Pompei, questo fenomeno è ancora più inquietante, poiché mette in luce un disagio sociale che rischia di crescere a dismisura. Le forze dell’ordine stanno portando avanti un’azione di controllo e prevenzione sempre più intensiva. I controlli nei luoghi più frequentati dai giovani sono aumentati, e la presenza di agenti nelle zone sensibili è diventata una costante. Il lavoro della polizia non si limita a intervenire quando la violenza è già in atto, ma cerca di fermarla prima che esploda, come dimostra il caso dei due fratelli di Pompei. Un lavoro di prevenzione di notevole importanza, ma che non basta se non è accompagnato da altri interventi sul piano sociale. La sicurezza giovanile non si costruisce solo con il controllo del territorio, ma anche con interventi mirati sul piano educativo e sociale. La denuncia dei fratelli, pur rappresentando un atto necessario per garantire la sicurezza, è anche un segnale che indica quanto sia importante fare prevenzione, intercettando sul nascere i segnali di disagio per evitare che questo triste fenomeno diventi un comportamento sempre più diffuso.