Castellammare. La holding Msc è interessata al porto di Marina di Stabia
Castellammare. La Til (Terminal Investment Limited) società che gestisce gli scali portuali, per conto del gruppo Msc Crociere, è interessata al porto turistico di Marina di Stabia. E’ questa la notizia che rimbalza negli ambienti politici di Castellammare già da qualche settimana. L’interesse dell’armatore Gianluigi Aponte per il porto turistico stabiese viene visto con curiosità, anche perché potrebbe significare un rilancio degli investimenti in un territorio come il tratto di costa a nord di Castellammare che da decenni attende un vero piano di sviluppo. Marina di Stabia è di proprietà di un gruppo composto da sette società, lo scalo per anni è stato legato al nome dell’imprenditore Giovanni La Mura, scomparso a inizio anno. Il porto turistico ha ricevuto diverse offerte d’acquisto nel corso degli anni, in passato si era parlato addirittura di multinazionali russe interessate ad acquisirlo, ma la differenza oggi è che la proprietà non chiude all’ipotesi di una cessione. E al momento, in giro per il mondo, la società che più delle altre si sta muovendo per acquisire i porti è sicuramente la Til di Gianluigi Aponte. Il gruppo Msc in Italia ha il controllo totale del terminal Bettolo a Genova, del Roma Container Terminal a Civitavecchia, del Conateco a Napoli, del Medcenter Container Terminal a Gioia Tauro, oltre a una quota importante dei porti del La Spezia Container Terminal, del Lorenzini Terminal a Livorno, dell’Adriatic Container Terminal ad Ancona, del Terminal Intermodale Venezia a Marghera e del Trieste Marine Terminal. Per Marina di Stabia, tuttavia, l’investimento guarderebbe sicuramente alle potenzialità di uno dei porti turistici più grandi del Mediterraneo. Uno scalo, tra l’altro, sfruttato solo a metà, perché non sono mai state completate le opere a terra del porto che oggi ha ancora numerosi capannoni abbandonati per un totale di oltre 200mila metri cubi da abbattere e ricostruire. E diventa quasi superfluo sottolineare che si tratta di uno scalo che si trova esattamente al centro di uno dei più importanti distretti turistici del mondo, considerando la vicinanza con Pompei, la costiera amalfitana e sorrentina e le isole del golfo di Napoli. Un colosso come Msc avrebbe sicuramente tutte le carte in regola per provare a sfruttare questo potenziale. La politica stabiese sarà dunque chiamata ad osservare come spettatrice interessata i possibili sviluppi di questa vicenda, anche perché da anni ormai sta provando, senza successo, a individuare una possibile traiettoria di sviluppo per l’area a nord di Castellammare. In via De Gasperi, tuttavia, va detto che qualcosa si sta muovendo negli ultimi tempi. La società Fratelli Aprea, infatti, ha acquisito l’ex stabilimento Meridbulloni e proprio lì sorgerà un cantiere nautico. Non sono andate in porto, invece, alcune idee che riguardavano il possibile recupero dell’ex area Avis, che tuttavia resta un’area appetibile per chi dovesse decidere di fare un investimento sul territorio. E poi, per chiudere il cerchio, va ripresa in mano proprio la questione delle opere a terra di Marina di Stabia, perché è proprio da lì che può partire un vero piano di rilancio del territorio, soprattutto in chiave turistica.


