Vico Equense. Case e ristoranti abusivi, il Comune aveva rilasciato i permessi nel 2020
Prima hanno costruito appartamenti e un ristorante (affidato in gestione) con vista mare, poi l’hanno trasformato in un supermercato con punto ristoro e un’autorimessa. Tutte opere realizzate in una zona vincolata a Vico Equense e dove sarebbe stato impossibile ottenere le necessarie autorizzazioni, secondo quanto accertato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Per questo motivo, nella giornata di ieri, i finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata e della compagnia di Castellammare di Stabia hanno eseguito un sequestro preventivo d’urgenza per un complesso immobiliare di via Cristoforo Colombo, la strada che conduce fin giù alle spiagge di Vico Equense. Tre le persone indagate in concorso tra loro per le accuse di lottizzazione abusiva, opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. La vicenda riguarda un complesso immobiliare di proprietà della società Redimo srl, che ha un valore stimato di 1,3 milioni di euro. Una storia che parte da lontano perché in quell’area vincolata erano stati costruiti un fabbricato di due piani che era stato adibito a ristorante e pizzeria, affidati in gestione a terzi, e un manufatto di un piano destinato in parte ad abitazione e in parte ad un’attività artigianale. Per entrambe le strutture erano state presentate istanze di condono, che non sarebbero state accoglibili, considerati i vincoli di natura idrogeologici e paesaggistici. Eppure, i proprietari non si erano fermati nell’area dove sorgeva il ristorante avevano realizzato un ampliamento di un ulteriore piano. Mentre le istanze di condono giacciono nei cassetti del Comune, nel 2013 si verifica un incendio che distrugge l’intero complesso immobiliare reso di fatto inagibile dal rogo. La società però non si arrende e anzi raddoppia presentando al Comune un progetto di riqualificazione unitario dell’area e chiedendo la definizione di tutte le pratiche di condono presentate, nonostante fossero improcedibili. Sta di fatto che il Comune di Vico Equense, in quegli anni, rilascia un’autorizzazione paesaggistica e il permesso di costruire in sanatoria per un fabbricato di due piano, adibito a civile abitazione, un ulteriore manufatto adibito in parte a civile abitazione e in parte ad officina meccanica e infine un ampliamento di un ulteriore immobile da destinare ad attività di ristorazione. La proprietà della struttura in corso d’opera presenta anche un progetto di variante che prevede la realizzazione di un in garage interrato e nel 2020, nonostante il vincolo paesaggistico e idrogeologico, riesce a ottenere il permesso a costruire. Nel 2023, infine, la Redimo srl presenta una Scia per il cambio di destinazione d’uso da ristorante a supermercato con annesso punto di ristoro e garage interrato, ma da quel momento sulla vicenda comincia ad accendere i fari la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che a seguito delle indagini condotte dalla guardia di finanza di Castellammare di Stabia con l’ausilio di consulenti tecnici, ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza dell’intero complesso immobiliare.

