Manfredi accusa: “Città Metropolitana, riforma lasciata a metà”
CRONACA
10 luglio 2025

Manfredi accusa: “Città Metropolitana, riforma lasciata a metà”

metropolisweb

“Io credo che di leggi ne abbiamo fin troppe, forse, se ne dovrebbe togliere qualcuna in modo da semplificare e avere regole più uniformi e meno numerose. Mentre invece è molto importante importante, da un lato, che ci sia una dimensione istituzionale che consenta di poter programmare, di poter gestire. Il caso delle città metropolitane, che è una riforma lasciata un po’ a metà strada, affronta un tema fondamentale”. Lo ha detto il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, a ‘Smart City Italia 2025. Città intelligenti, e senza paura’ organizzato da Il Foglio, a Milano.”Se noi pensiamo a una città come Napoli – è il suo esempio -ed è lo stesso che avviene a Milano e a Roma, ogni giorno entrano ed escono dalla città quasi 500mila persone che vengono o vanno nell’area metropolitana. E’ evidente, quindi, che non si può immaginare di governare una città come Napoli se non si guarda alla dimensione metropolitana in termini di servizi,trasporti, approccio ambientale”. Manfredi ha, dunque, ribadito che quella sulle città metropolitane “è una riforma un po’ a metà che non dà tutti i poteri e non consente di intervenire in maniera esaustiva, per esempio sulla dimensione dei trasporti, a volte con sovrapposizione di funzioni. Una grande riforma della governance degli enti locali noi come Anci la chiediamo da tempo: serve ad avere anche strumenti più efficaci rispetto alle complessità del momento”.”C’è poi il grande tema dell’interoperabilità, dell’avere un sistema di banche dati che consente una gestione intelligente delle funzioni e questo riguarda la mobilità in primo luogo soprattutto nelle grandi aree – ha sottolineato – Il dato è un patrimonio e la politica spesso non decide in base ai dati, main base a sensibilità diverse, mentre invece credo che conoscere sia una base fondamentale per poter scegliere meglio”.