A Napoli anche il fresco è un privilegio: al Vomero clima accettabile, a Secondigliano è insopportabile
AGREEN
10 luglio 2025

A Napoli anche il fresco è un privilegio: al Vomero clima accettabile, a Secondigliano è insopportabile

metropolisweb

«Il diritto a un ambiente salubre e vivibile non può essere un privilegio: il clima non aspetta, servono politiche urgenti e mirate per garantire accesso al raffrescamento, interventi sul verde urbano e un ripensamento degli spazi collettivi. Le risorse del Piano Sociale per il clima andrebbero distribuite con questo approccio, sostenendo le famiglie vulnerabili». Così Mariateresa Imparato, responsabile Giustizia climatica di Legambiente, nei giorni scorsi a Napoli in occasione del flash mob in piazza Montesanto per la seconda tappa della nuova campagna nazionale ‘Che caldo che fa! Contro la cooling poverty: città + fresche, città + giuste’. «Siamo scesi in piazza – aggiunge -per sensibilizzare sul tema, poco conosciuto, della cooling poverty: una nuova frontiera della disuguaglianza urbana implementata dalla crisi climatica che, a Napoli come in molte altre città, assume sempre più spesso i connotati di un’emergenza sociale. Se è vero che il caldo infatti non risparmia nessuno, in molti quartieri le famiglie non riescono a difendersi, né nelle case, per mancanza di accesso a impianti di climatizzazione, né negli spazi pubblici, per mancanza di infrastrutture, spazi verdi e servizi adeguati». La campagna di Legambiente – che dopo Roma e Napoli farà tappa a Bologna, Milano e Palermo – nasce con l’obiettivo di «chiedere alle amministrazioni interventi mirati e concreti per rendere le città e le periferie più vivibili, giuste e resilienti al caldo estremo, proteggendo la salute della cittadinanza, in particolare delle fasce sociali più vulnerabili». Al termine del flash mob – che ha visto la presenza di Laura Lieto, vicesindaca di Napoli, e dei rappresentanti delle municipalità coinvolte – l’associazione ambientalista ha presentato i risultati delle 34 termografie, realizzate tra l’1 e il 2 luglio, nelle ore più calde della giornata, nei quartieri Vomero e Secondigliano, analizzando servizi, aree verdi, spazi d’ombra, trasporti e infrastrutture blu e grigie su circa 1 chilometro quadrato. Nel caso del Vomero – quartiere collinare residenziale a nord ovest con un reddito medio superiore a 41.000 euro annui – la temperatura media dell’aria registrata in 9 punti monitorati è di 36,6°C, con un picco al suolo di 76,2°C nei pressi di una fontanella di Piazza Medaglie d’Oro.

Il parco Mascagna emerge come un’oasi urbana più fresca, con temperature al suolo e dell’aria di 27°C e 32,4°C rispettivamente, grazie a una progettazione verde efficace. Zone come via Luca Giordano e Villa Floridiana risultano ben ombreggiate e vivibili, mentre l’ingresso del Pronto soccorso Santobono è tra le aree più critiche, con asfalto a oltre 60°C e aria a 42,9°C. Nel quartiere Secondigliano – uno dei quartieri a più alta densità della periferia nord di Napoli e tra i più fragili economicamente, con un reddito medio di circa 17.000 euro annui – la temperatura media dell’aria rilevata in 6 punti è più alta: 39,7°C. Il valore massimo al suolo che si è toccato è nel parco San Gaetano Errico, con 81,2°C nell’area giochi esposta al sole. Nonostante il recente rinnovo, la scarsa ombreggiatura e irrigazione del parco ne compromettono la vivibilità durante le ore più calde. Via Dante, completamente esposta al sole durante la quasi totalità della giornata e caratterizzata dalla presenza di un singolo albero, ha registrato una temperatura di 36,3°C aria e 34,7°C suolo.

Mentre il Vomero conta 99 aree verdi, una piscina, 4 fontane, 3 portici e un sistema di trasporto pubblico ben sviluppato (3 fermate metro, 3 funicolari, 22 fermate bus), Secondigliano conta solo 6 aree verdi, nessuna fontanella o piscina, né portici o coperture artificiali e solo 12 fermate bus. Alla luce di ciò, il Cigno Verde indirizza alle amministrazioni sei proposte per contrastare la cooling poverty nei quartieri più vulnerabili: una governance climatica integrata, con una Strategia e un Piano di Adattamento e un Ufficio Clima dedicato, per coordinare le politiche urbane e attuare azioni efficaci contro il caldo estremo, a partire dai quartieri più fragili; affiancare al nuovo Piano Urbanistico Comunale un Regolamento Edilizio sostenibile, che imponga superfici permeabili, risparmio idrico, recupero delle acque meteoriche e materiali e colorazioni adeguati, promuovendo infrastrutture verdi e blu per favorire l’adattamento climatico in tutte le nuove costruzioni e ristrutturazioni; integrare il PUC con il Piano del Verde Urbano, puntando su forestazione urbana, infrastrutture verdi e blu e connessione ecologica tra città e aree rurali, dando priorità alle periferie carenti di verde e garantendo al contempo manutenzione agli spazi esistenti con metodi innovativi e sostenibili; promuovere e coordinare interventi con enti e aziende, come quelle dei trasporti, per aumentare l’ombreggiatura delle fermate e dei parcheggi pubblici tramite piante, tende e tettoie fotovoltaiche.

Con l’Abc mettere a punto il potenziamento di fontanelle pubbliche e l’attivazione di sistemi di nebulizzazione nelle piazze più esposte al sole; la creazione di centri di raffrescamento naturali e artificiali in ogni quartiere; l’adozione di un approccio integrato per le politiche di adattamento climatico, per identificare e sostenere le aree urbane più vulnerabili, evitando di ampliare le disuguaglianze sociali.