Regionali, salgono le quotazioni di Fico dopo il vertice Conte-De Luca
Nel campo del centrosinistra, invece, la partita in Regione sembra avviarsi verso un’intesa sulla candidatura di Roberto Fico. A sbloccare lo stallo, infatti, sarebbe stata una sorta di ‘pax’ raggiunta qualche giorno fa tra il governatore uscente Vincenzo De Luca e il presidente M5S Giuseppe Conte, dopo un faccia a faccia rimasto finora coperto e di cui oggi arriva notizia. Tuttavia, il risiko delle candidature nelle cinque Regioni al voto in autunno non è affatto chiuso per il centrosinistra. Dove ‘l’autocandidatura’ di Eugenio Giani in Toscana crea imbarazzi e fibrillazioni, si nel Pd che tra gli alleati. Mentre sale la tensione in maggioranza, in attesa del vertice tra i leader. Nel centrodestra, le frizioni più forti si registrano proprio in Campania e in Veneto. Con due prospettive radicalmente diverse, ma intrecciate a doppio filo. In Campania si attende il via libera per Fico, mentre in Veneto non sembrano esserci opposizioni alla candidatura di Giovanni Manildo. Semaforo verde vicino anche per Antonio Decaro in Puglia, che non conosce ancora il nome del suo ipotetico sfidante, chiamato comunque a una sfida impervia. A preoccupare il cosiddetto ‘campo largo’, invece, è la Toscana. Qui la candidatura di Eugenio Giani non ha ancora ricevuto il pollice alzato della segretaria Elly Schlein. Che oggi torna a rispondere sulla questione, senza superare l’impasse: “Stiamo lavorando con spirito unitario per chiudere alleanze vincenti”. Sherpa al lavoro dunque, perché Giani non sembra scaldare i cuori né del M5S né di Avs. Tra i pentastellati, infatti, la partita toscana viene considerata “la più difficile”. E nessuno scenario resta escluso. Tutta da giocare, invece, la sfida nella Marche, dove il dem Matteo Ricci proverà a scalzare l’uscente di FdI Francesco Acquaroli.

