Omicidio Aiello a Castellammare: ecco perchè il ras è stato ammazzato dal clan D’Alessandro
SPORT
14 luglio 2025

Omicidio Aiello a Castellammare: ecco perchè il ras è stato ammazzato dal clan D’Alessandro

Michele De Feo

La decisione di eliminare Pasquale Aiello fu presa in un palazzo abbandonato di Castellammare di Stabia nel corso di un summit a cui prese parte anche Vincenzo Ingenito convocato sette giorni prima dell’agguato. I vertici della famiglia D’Alessandro lo ritenevano colpevole di avere venduto le armi del clan senza averne avuto il permesso. Ingenito, 48 anni, è detenuto, tra l’altro, in quanto ritenuto il mandante dell’omicidio di Pietro Scelzo (alias ‘o nasone), ucciso tra i vicoli del rione Capo Rivo di Castellammare di Stabia il 18 novembre 2006. Sua moglie è la sorella della moglie di Luigi D’Alessandro, 52 anni, detenuto al 41bis, è un elemento di vertice dell’omonimo clan. Per punire Aiello quella notte, il killer, Vincenzo Guerriero, si recò a casa della madre di Aiello, dove l’obiettivo del raid viveva, e, fingendo di dover consegnare delle pizze, si fece aprire l’uscio prima di sparare con una pistola calibro 7,65. A bordo di una moto, in strada, altri due complici, attendevano il sicario per agevolargli la fuga.