Scoperto laboratorio abusivo per tabacco destinato a “shisha”
CRONACA
14 luglio 2025

Scoperto laboratorio abusivo per tabacco destinato a “shisha”

metropolisweb

I militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Napoli, all’esito di attivita’ info-investigativa, hanno scoperto e sequestrato a Camposano (in provincia di Napoli) un laboratorio abusivo gestito da un cittadino siriano di 41 anni, allestito all’interno di un appartamento condominiale, privo di qualsivoglia autorizzazione commerciale e sanitaria e utilizzato per la lavorazione e la trasformazione di tabacco grezzo in melassa da narghile’, da destinare alla “shisha”,un’antica pratica del mondo arabo, per fumare tabacco aromatizzato attraverso una pipa ad acqua. Noto anche come melassa, questo tabacco e’ composto da foglie mescolate con miele, glicerina vegetale e aromi naturali o artificiali,come frutta, menta o spezie. Essendo privo delle indicazioni relative alla nocivita’ per la salute, risulta particolarmente insidioso perche’ il suo consumo viene,sovente, percepito come meno pericoloso rispetto ad altri prodotti da fumo, al punto da attrarre anche non fumatori.In particolare, le perquisizioni eseguite dai militari delII Gruppo Napoli hanno consentito di sequestrare oltre una tonnellata di tabacco aromatizzato, circa 900 kg. di sostanze per la lavorazione del prodotto, 35 macchinari e utensili per la produzione e il confezionamento, oltre25.000 buste e etichette, non che’ 2.900 euro in contanti e un orologio d’oro. Le migliaia confezioni di shisha rinvenute, gia’ pronte per essere immesse sul mercato nero,bypassando i canali della distribuzione ufficiale controllati dall’Erario, avrebbero fruttato un introito di oltre 400 mila euro, sottraendone i profitti alla prevista tassazione. Il responsabile e’ stato denunciato alla procura della Repubblica di Nola per i reati di sottrazione fraudolenta all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati (imposte dovute per circa 250 mila euro), nonche’ segnalato alle Autorita’ competenti per le connesse violazioni in materia del Codice del consumo.