Torre del Greco, demolito immobile abusivo nel complesso scolastico «Paradiso dei Bimbi»
CRONACA
14 luglio 2025

Torre del Greco, demolito immobile abusivo nel complesso scolastico «Paradiso dei Bimbi»

metropolisweb

Torre del Greco. Una casa abusiva costruita all’interno di un complesso scolastico è stata abbattuta in via Pisani, all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio.

La struttura, completamente rifinita e adibita ad uso residenziale, si trovava all’interno dell’ex scuola “Paradiso dei Bimbi” e comprendeva un ampio living, due camere da letto e un bagno. Ma era del tutto priva di autorizzazioni.

Il provvedimento di abbattimeno è stato eseguito in regime di autodemolizione da parte del proprietario, che ha ottemperato spontaneamente agli ordini emessi dal tribunale di Torre Annunziata, sezione distaccata di Torre del Greco, in riferimento a due sentenze risalenti al 2008 e al 2009. Nessun intervento pubblico, nessuna spesa a carico del Parco del Vesuvio o del Comune: una scelta che – secondo la Procura di Torre Annunziata – sarebbe anche il frutto di una costante opera di sensibilizzazione in atto da anni.

La casa, circa 140 metri quadrati di superficie, era costruita in muratura, con copertura piana, e insisteva su un’area gravata da vincoli ambientali, paesaggistici e sismici, nonché inserita nella zona rossa a rischio vulcanico, dove ogni intervento edilizio è rigidamente regolamentato e, in molti casi, vietato.

Non si tratta di un caso isolato. Questo intervento si inserisce in una più ampia azione di contrasto all’abusivismo edilizio, che la Procura di Torre Annunziata ha definito come una priorità strategica.

Già nelle scorse settimane si erano registrati altri abbattimenti significativi: in via Sopra ai Camaldoli era stato demolito un fabbricato di oltre 130 metri quadrati; in via Boccea era toccato a una struttura abusiva realizzata all’interno del Parco del Vesuvio; e in via Lamaria Ruospo erano stati smantellati due manufatti non autorizzati.

«Le demolizioni rappresentano uno strumento insostituibile – ribadisce la Procura – sia per ripristinare le condizioni ambientali violate, sia per dissuadere nuovi episodi di abusivismo edilizio».