La Juve Stabia di Abate riscopre Morachioli
Sulla carta è uno dei calciatori che ha fatto parte della rosa della Juve Stabia della passata stagione. Nei fatti può essere considerato un nuovo acquisto e in questo mese prima della chiusura del mercato proverà a convincere mister Ignazio Abate che anche lui può ritagliarsi un ruolo importante in squadra. È questa la missione di Gregorio Morachioli, 25enne di La Spezia, che l’anno scorso arrivò sul gong del mercato estivo in una trattativa a tre che portò Mignanelli alla Spal, Tripaldelli al Bari e lui alla Juve Stabia, appunto. Il problema è che di fatto il suo rapporto con Castellammare non è mai sbocciato, complice un problema muscolare che lo ha tenuto a lungo fermo e forse anche un sistema di gioco (il 3-4-1-2 di mister Guido Pagliuca) che ha esaltato la Juve Stabia, ma non si sposava bene con le sue caratteristiche. Morachioli è un esterno offensivo, brevilineo, veloce, bravo nell’uno contro uno e capace con la sua rapidità di spaccare le partite anche a gara in corso. Nonostante le appena tre apparizioni della passata stagione con la maglia della Juve Stabia, chi crede molto in lui è il direttore sportivo Matteo Lovisa. Lo seguiva già dai tempi delle giovanili della Juventus ed ha apprezzato le sue qualità appena due anni fa, quando con il Bari sfiorò la promozione in Serie A, sfumata solo nella finale play off con il Cagliari. Così, prima della partenza per il ritiro, Lovisa on ha avuto dubbi e in accordo con mister Ignazio Abate, è stato deciso che Morachioli dovesse essere aggregato al gruppo. Una chance importante per l’esterno ligure, che stavolta può davvero ambire a ritagliarsi uno spazio nella Juve Stabia che verrà. Due le condizioni a suo favore. La prima è che ha cominciato la preparazione con la squadra e si sta allenando regolarmente con il gruppo. La seconda è che con l’avvento di Abate la Juve Stabia cambierà sistema di gioco, passando dal 3-4-1-2 della passata stagione ad un 4-2-3-1 che potrebbe esaltare le sue qualità, potendo agire sia a destra che a sinistra sul fronte offensivo. Morachioli dunque ha un mese e mezzo di tempo per convincere mister Ignazio Abate a inserirlo nel pacchetto degli 8-9 calciatori offensivi che faranno parte della rosa della Juve Stabia. Lo spera anche il direttore sportivo Matteo Lovisa, che proprio sull’attacco sta concentrando la sua attenzione in queste settimane. Dopo gli addii di Adorante, Sgarbi e Dubickas c’è da ricostruire mezzo reparto. L’idea di base è quella di ingaggiare almeno due esterni offensivi e due attaccanti centrali. Sotto esame, oltre a Morachioli, ci sono anche Piovanello (rientrato dal prestito al Trapani) e il neo acquisto Petrovic (preso dal Trento a parametro zero), che hanno molte richieste da club di Serie C. La Juve Stabia deciderà solo a fine ritiro se tenerli in rosa oppure aprire a una cessione in prestito. Candellone e Piscopo, invece, rappresentano i jolly offensivi a cui mister Abate non vuole rinunciare. Per quanto riguarda gli innesti nel reparto avanzato, infine, il direttore sportivo Matteo Lovisa si è messo in una condizione di pole position per gli esterni Vavassori (Atalanta), Caprini (Fiorentina) e Di Pieri (Inter), in attesa che i club proprietari dei cartellini definiscano il loro futuro. Per quanto riguarda gli attaccanti centrali, invece, è noto l’interessamento della Juve Stabia per i giovani Burnete (Lecce) ed Ekhator (Genoa), ma anche in questo caso c’è da attendere le decisioni dei club proprietari dei cartellini. Non è da escludere, infine, l’ingaggio di una prima punta che ha già maturato esperienza tra Serie B e Serie C, ma il giro degli attaccanti non è ancora cominciato e il direttore sportivo Matteo Lovisa resta alla finestra per studiare la soluzione migliore.


