Estate vip per i cani: hotel e lidi sempre più attrezzati
AMICI A QUATTRO ZAMPE
16 luglio 2025
AMICI A QUATTRO ZAMPE

Estate vip per i cani: hotel e lidi sempre più attrezzati

metropolisweb

AMICI A QUATTRO ZAMPE ESTATE VIP PER CANI, LIDI E ALBERGHI SEMPRE PIÙ ATTREZZATI MA RESTA L’ABBANDONO SPERANZA GALANTUOMO Con la stagione estiva, le strade italiane si riempiono di turisti, le città si svuotano e le spiagge si affollano. Ma per migliaia di cani, questa stagione segna un momento tragico: l’abbandono. Ogni anno, proprio nei mesi estivi, si registra un picco di animali lasciati soli, smarriti o volutamente abbandonati da padroni in partenza per le vacanze. Secondo le stime delle principali associazioni animaliste, in Italia vengono abbandonati oltre 50.000 cani ogni anno, con un aumento significativo tra giugno e settembre. Spesso lasciati lungo le strade, nei boschi o nelle aree di servizio, molti di loro finiscono investiti o muoiono di stenti, mentre altri vengono raccolti dai canili già sovraffollati. L’abbandono è un reato, previsto dal Codice Penale all’art. 727, con sanzioni che vanno dai 1.000 ai 10.000 euro, e persino la reclusione in casi gravi. Eppure, il fenomeno non si arresta. C’è ancora chi considera l’animale domestico un oggetto, da “parcheggiare” o, peggio, “eliminare” quando diventa scomodo. Strutture sì, ma non sempre per amore. Accanto a chi abbandona senza scrupoli, esiste un’altra categoria di padroni: quelli che decidono di lasciare il proprio cane in pensione o nei rifugi temporanei, spesso per periodi brevi, durante le ferie. In molti casi si tratta di una scelta responsabile, fatta con coscienza e amore, scegliendo strutture serie, certificate, con personale qualificato. Ma non sempre è così. Alcune strutture lamentano un comportamento crescente: cani lasciati con false promesse di ritorno, proprietari irrintracciabili, numeri di telefono inattivi. È una forma indiretta di abbandono, camuffata da buona intenzione. Gli animali restano lì, in attesa di qualcuno che non tornerà. I volontari raccontano storie strazianti: cani che non mangiano, che piangono per giorni, che si ammalano per lo stress del distacco improvviso. Perché l’abbandono non è solo fisico: è un trauma emotivo profondo per un essere che ha imparato ad amare e fidarsi. Fortunatamente, molte associazioni si mobilitano ogni estate con campagne di sensibilizzazione, spot, iniziative sui social e raccolte fondi. La campagna “Io non ti abbandono” di Enpa, o gli spot promossi da Lega Nazionale per la Difesa del Cane, cercano di colpire al cuore dell’opinione pubblica. Si moltiplicano anche le aree pet-friendly, gli hotel che accettano animali, le spiagge attrezzate per accoglierli. I trasporti pubblici sono sempre più aperti alla presenza degli amici a quattro zampe. In altre parole, le alternative all’abbandono esistono, ma serve volontà e consapevolezza. Per fortuna, c’è anche chi si organizza con amore: porta il cane in vacanza, lo affida a parenti, o lo lascia in pensioni fidate. In questi casi, il distacco è temporaneo e gestito con cura: visite prima della partenza, affido solo a personale competente, contatti regolari. Chi fa questa scelta mostra rispetto per l’animale, trattandolo non come un peso, ma come parte della famiglia. Perché un cane non è un accessorio. È una vita. Abbandonare un cane è un atto vile. Lasciarlo in una struttura con l’intenzione di non tornare è solo una variante meno crudele, ma ugualmente irresponsabile. Ogni estate ci ricorda che il rapporto con un animale è un impegno a lungo termine, non legato alla convenienza del momento. La speranza è che, insieme alla consapevolezza, cresca anche la cultura dell’amore responsabile. Perché, come recita uno slogan ormai famoso: “Loro ti darebbero la vita. Tu almeno non dargli l’abbandono.” Intanto si inaspriscono sempre di più anche le pene per chi maltratta o abbandona un cane, questo perchè è cambiata anche la concezione di individuare nel cane un vero e proprio componente della famiglia, un amico a quattro zampe che diventa sempre più presente e non solo nelle famiglie dove ci sono ad esempio bambini ma anche per gli anziani, spesso lasciati soli ma che grazie alla compagnia di un amico a quattro zampe riescono a superare anche il muro della solitudine. @riproduzione riservata Le spiagge accolgono gli amici a quattro zampe ma non tutte sono pronte Crescono le pensioni per ospitarli nel periodo estivo ma poi i padroni preferiscono darli in adozione lasciandoli nelle strutture Aumenta il numero delle strutture dove lasciare i cani