L’annuncio di De Luca: “Presto un nuovo mercato dei fiori tra Torre, Pompei e Scafati”
Riqualificazione ambientale, ma anche uno sguardo al futuro produttivo dell’area. Un Vincenzo De Luca sorridente, ieri mattina a Scafati per l’evento organizzato da Gori, ha anche parlato degli investimenti produttivi sul territorio. “Si è progettato un grande mercato dei fiori a cavallo fra Torre Annunziata, Pompei e Scafati. Sarà una struttura bellissima, abbiamo parlato ovviamente con i progettisti e ci abbiamo lavorato 2-3 anni perchè prima c’era un’area occupata abusivamente, ma non ne parliamo sono le solite storie nostre” dice De Luca “Ora coinvolgiamo 400 aziende agricole produttrici di fiori, perchè voi non lo sapete che a volte i fiori che si coltivano in Campania vanno in Liguria o in Olanda e poi ce li rimandano come prodotti del Nord. Noi avremo anche un’attività agricola che si industrializza, un’attività commerciale che rappresenterà un ulteriore elemento di attrazione oltre che di economia” ha detto De Luca parlando del mercato dei fiori che nascerà in questa zona. L’attenzione della Regione Campania per il comparto florovivaistico è massima, aveva sostenuto Vincenzo De Luca ai produttori della filiera florovivaistica che hanno rappresentato la Campania all’edizione 2025 di Euroflora. «Lo dimostrano gli investimenti degli ultimi anni e», in particolare, «il grande impegno che stiamo mettendo nella realizzazione del più grande polo logistico e mercato dei fiori a Torre Annunziata». Un’opera annunciata da anni e che purtroppo non ha ancora visto la luce nell’ex area industriale dove sono già falliti il Contratto d’area Torrese-Stabiese e l’insediamento di un polo nautico di caratura internazionale. De Luca tornò a parlare di un’opera che sarà «all’altezza degli standard europei» e si augura di poterla inaugurare al più presto». Euroflora si era tenuta a Genova e i numeri raccontano di un settore florovivaistico della Regione Campania in salute. Il comparto ha partecipato all’evento con da 16 strutture tra aziende agricole, cooperative, consorzi ed operatori del settore, in rappresentanza di oltre 600 aziende florovivaistiche. «Qualcuno può pensare che il florovivaismo sia il settore meno visibile dell’agricoltura, ma non è così. Teniamo moltissimo anche a questa filiera, come dimostrano gli investimenti”.

